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Brunn, Heinrich von [Hrsg.]; Körte, Gustav [Hrsg.]
I rilievi delle urne etrusche (Band 1) — Rom, 1870

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https://doi.org/10.11588/diglit.4976#0003
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PREFAZIONE

t

Nel corredo generale de' monumenti antichi vien formata una classe parti-
colare dai piccoli sarcofaghi che, trovati nei territorj di Volterra, Chiusi e Perugia,
con nome non troppo giusto , ma generalmente ricevuto si chiamano « urne
etrusche ». Còme lavori spettanti alla decadenza dell'arte etrusca ed eseguiti in
gran parte piuttosto da scalpellini che da veri artisti, essi per la storia dell'arte
offrono soltanto un interesse generico e ben limitato; ma riguardo a'soggetti raf-
figurativi che spettano tanto alla mitologia, quanto alla vita pubblica e privata
ed ai costumi degli Etruschi, non può disconoscersi in essi un'importanza almeno
non inferiore a quella degli specchj etruschi. È perciò che sin dal secolo passato
i dotti non hanno cessato di occuparsene. I disegni però che ne furono pubblicali
nel « Museum etruscum » del Gori, neh" « Etruria regalis » del Dempster, nel
« Museum veronense » del Maffei, sono non meno insufficienti delle spiegazioni
proposte, e siccome gli originali, tranne pochissime eccezioni, si sono ancora con-
servati fino ad oggi, così queste pubblicazioni ora sono di quasi nessun' utilità
scientifica. Passando al nostro secolo abbiamo da nominar in primo luogo i lavori
del Micali e dell' Inghirami. Ma le incisioni del Micali peccano nel voler abbellire
le rozzezze del lavoro di questi rilievi; ed ancora quelle del « Museo chiusino »,
benché alquanto migliori, non corrispondono.troppo agli originali. Maggior lode
meritano le pubblicazioni dell'lnghirami ne' « Monumenti etruschi », nella « Gal-
leria omerica » e nell'atlante della « Storia della Toscana », che certamente sono
le migliori finora venute alla luce e poco lasciano a desiderare. Ma in tutte queste
opere si tratta soltanto di una scelta ben limitata in proporzione al gran numero
de'monumenti conservati, e riguardò all'interpretazione i due dotti si mostrano
preoccupati da certi sistemi, che ora da ben pochi saranno ancor approvati. Con
miglior metodo 1'Uhden in una serie di articoli inseriti negli atti dell'Accademia
di Berlino (1816; 1818; 1827-29) intraprese a trattar un limitato numero di
urne (senza pere darne i disegni), ingegnandosi di stabilirne l'interpretazione nel
principio di un comparativo esame delle diverse repliche di un dato soggetto in
 
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