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https://doi.org/10.11588/diglit.4976#0077
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A questa succinta descrizione abbiamo da aggiungere poco sull'interpretazione
di questi rilievi. Già nel quarto e nel quinto gruppo abbiamo veduto, come si
prepara il momento in essi raffigurato. Dopo ucciso Troilo e recisa la sua testa
arriva il soccorso de'Trojani, come dobbiamo supporre, in"gran numero, di modo
che riesce impossibile ad Achille ed al suo compagno di disputar a loro il possesso
del corpo di Troilo. Ma nella sua audacia ed atrocità ritiene ancor la testa di lui
e così i Trojani non desistono dal loro attacco, fintanto che Achille respinto fin
sull' altare di Apolline dovrà cedere: un momento più tardi, come sappiamo dalle
due pitture vasculari sopra citate, egli abbandonerà il suo trofeo gettandolo con
disprezzo in faccia ai nemici; e cosi, dobbiamo supporre, i Trojani dopo aver salvato
l'onore delle loro armi cesseranno di perseguitar ancora un avversario tanto terribile,
che però soltanto più tardi dovrà esser colpito dalla vendetta del dio in questo
luogo medesimo, la cui santità in quell'incontro non fu da lui rispettata.
IL ILIAS.
Scarsissime sono nelle urne etrusche le rappresentanze spettanti all' Iliade;
e se ancor non vogliamo contare due rilievi finora riferiti all' Aethiopis, che
forse saranno da richiamarsi per l'Iliade, siamo ristretti a due scene sole, figu-
rate in due urne, senza che ne siano conosciute altre repliche.
CAP. VI.
MONOMACH1A DI PARIDE E MENELAO.
IiXVI, 1. Museo di Volterra 327; 1. 0,89. Nel centro della composi-
zione vedesi quasi di faccia un guerriero imberbe, armato di corazza, cnemidi,
scudo ed elmo, che sta per cader indietro reggendosi ancora sull' orlo dello
scudo, mentre alza la d. per liberarsi da un nemico che da dietro 1' attacca.
Questi (con testa riportata antica, ma non sua) armato di corazza e scudo ha
imbrandita nella d. la spada, ma insieme tiene afferrata la punta dell' elmo del
suo avversario, per cosi strascinarlo sul suolo. Ma nello stesso momento dal-
l' altra parte del cadente accorre una donna ornata di stefane, che reggendo
colla s. alzata il suo velo inarcato sulla testa, e col seno semiscoperto in grande
A questa succinta descrizione abbiamo da aggiungere poco sull'interpretazione
di questi rilievi. Già nel quarto e nel quinto gruppo abbiamo veduto, come si
prepara il momento in essi raffigurato. Dopo ucciso Troilo e recisa la sua testa
arriva il soccorso de'Trojani, come dobbiamo supporre, in"gran numero, di modo
che riesce impossibile ad Achille ed al suo compagno di disputar a loro il possesso
del corpo di Troilo. Ma nella sua audacia ed atrocità ritiene ancor la testa di lui
e così i Trojani non desistono dal loro attacco, fintanto che Achille respinto fin
sull' altare di Apolline dovrà cedere: un momento più tardi, come sappiamo dalle
due pitture vasculari sopra citate, egli abbandonerà il suo trofeo gettandolo con
disprezzo in faccia ai nemici; e cosi, dobbiamo supporre, i Trojani dopo aver salvato
l'onore delle loro armi cesseranno di perseguitar ancora un avversario tanto terribile,
che però soltanto più tardi dovrà esser colpito dalla vendetta del dio in questo
luogo medesimo, la cui santità in quell'incontro non fu da lui rispettata.
IL ILIAS.
Scarsissime sono nelle urne etrusche le rappresentanze spettanti all' Iliade;
e se ancor non vogliamo contare due rilievi finora riferiti all' Aethiopis, che
forse saranno da richiamarsi per l'Iliade, siamo ristretti a due scene sole, figu-
rate in due urne, senza che ne siano conosciute altre repliche.
CAP. VI.
MONOMACH1A DI PARIDE E MENELAO.
IiXVI, 1. Museo di Volterra 327; 1. 0,89. Nel centro della composi-
zione vedesi quasi di faccia un guerriero imberbe, armato di corazza, cnemidi,
scudo ed elmo, che sta per cader indietro reggendosi ancora sull' orlo dello
scudo, mentre alza la d. per liberarsi da un nemico che da dietro 1' attacca.
Questi (con testa riportata antica, ma non sua) armato di corazza e scudo ha
imbrandita nella d. la spada, ma insieme tiene afferrata la punta dell' elmo del
suo avversario, per cosi strascinarlo sul suolo. Ma nello stesso momento dal-
l' altra parte del cadente accorre una donna ornata di stefane, che reggendo
colla s. alzata il suo velo inarcato sulla testa, e col seno semiscoperto in grande