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https://doi.org/10.11588/diglit.4976#0138
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(luto dover attribuir a questo rilievo nella serie delle altre rappresentanze spet-
tanti alla strage de' proci.
GAP. XXII.
ULISSE E PENELOPE.
Recentissime scoperte ci permettono di aggiunger in fine ancor una scena
nuova spettante all'ultima parte dell'Odissea e venuta alla luce nell'ultimo anno
quasi contemporaneamente in due urne perugine.
XCIXj 1. Perugia: Francesco Calderini; inciso con disegno favoritoci dal
Gonestabile. Accanto ad una colonna posta all' estremità s. è assiso Ulisse di-
stinto dal pileo e vestito di corto chitone e clamide che gli cuopre tutto il
braccio s. Rivolto colle gambe verso s. di chi guarda ritorna con viva mossa la
parte superiore del corpo in direzione opposta, e facendo riposar la s. sul suo
seggio, mentre la d. è messa semialzata sul petto, volge lo sguardo penetrante
verso una donna assisa di faccia in mezzo. Essa è seminuda e sta aggiustando
colla d. sollevata il manto che a guisa di velo le scende dall'occipite per poi
coprirle le coscie. Il suo sguardo non s'incontra con quello di Ulisse, ma pare
diretto in fuori o poco voltato verso una donna genuflessa accanto alla sedia ed
occupata con un oggetto ovale, sul quale la donna assisa sembra metter la s.
o appoggiarvi sopra il braccio; e trovandosi sotto la mano della donna per terra
un altro oggetto a forma di vaso, crederemo che tanto questo quanto l'altro sia
destinato a qualche uso del mondo muliebre. Più a d. sta ancor un'altra donna
pienamente vestita di chitone e manto, che con ambe le mani presenta alla prima
un oggetto che mi pare piuttosto una cassetta a coperchio fastigiato che uno
specchio di particolare forma. Dietro a lei finalmente si trova una colonna o
tronco con sopravi un panno ravvolto.
XCIX, 2. Museo di Perugia; inciso con disegno favoritoci dal Conesta-
bile, che me lo deserive in una lettera nel modo seguente: « Ulisse stante con
un piede sopra un rialzo ed appoggiando il mento sulla mano guarda con occhio
fìsso la donna, che giace a metà sovra una specie di letto ed a cui una donna
presenta uno specchio ».
Essendo indubitata la figura di Ulisse, abbiamo a domandar soltanto chi
sia la donna, alla quale egli si rivolge; e se in genere potrebbero venir in con-
(luto dover attribuir a questo rilievo nella serie delle altre rappresentanze spet-
tanti alla strage de' proci.
GAP. XXII.
ULISSE E PENELOPE.
Recentissime scoperte ci permettono di aggiunger in fine ancor una scena
nuova spettante all'ultima parte dell'Odissea e venuta alla luce nell'ultimo anno
quasi contemporaneamente in due urne perugine.
XCIXj 1. Perugia: Francesco Calderini; inciso con disegno favoritoci dal
Gonestabile. Accanto ad una colonna posta all' estremità s. è assiso Ulisse di-
stinto dal pileo e vestito di corto chitone e clamide che gli cuopre tutto il
braccio s. Rivolto colle gambe verso s. di chi guarda ritorna con viva mossa la
parte superiore del corpo in direzione opposta, e facendo riposar la s. sul suo
seggio, mentre la d. è messa semialzata sul petto, volge lo sguardo penetrante
verso una donna assisa di faccia in mezzo. Essa è seminuda e sta aggiustando
colla d. sollevata il manto che a guisa di velo le scende dall'occipite per poi
coprirle le coscie. Il suo sguardo non s'incontra con quello di Ulisse, ma pare
diretto in fuori o poco voltato verso una donna genuflessa accanto alla sedia ed
occupata con un oggetto ovale, sul quale la donna assisa sembra metter la s.
o appoggiarvi sopra il braccio; e trovandosi sotto la mano della donna per terra
un altro oggetto a forma di vaso, crederemo che tanto questo quanto l'altro sia
destinato a qualche uso del mondo muliebre. Più a d. sta ancor un'altra donna
pienamente vestita di chitone e manto, che con ambe le mani presenta alla prima
un oggetto che mi pare piuttosto una cassetta a coperchio fastigiato che uno
specchio di particolare forma. Dietro a lei finalmente si trova una colonna o
tronco con sopravi un panno ravvolto.
XCIX, 2. Museo di Perugia; inciso con disegno favoritoci dal Conesta-
bile, che me lo deserive in una lettera nel modo seguente: « Ulisse stante con
un piede sopra un rialzo ed appoggiando il mento sulla mano guarda con occhio
fìsso la donna, che giace a metà sovra una specie di letto ed a cui una donna
presenta uno specchio ».
Essendo indubitata la figura di Ulisse, abbiamo a domandar soltanto chi
sia la donna, alla quale egli si rivolge; e se in genere potrebbero venir in con-