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Brunn, Heinrich von [Hrsg.]; Körte, Gustav [Hrsg.]
I rilievi delle urne etrusche (Band 1) — Rom, 1870

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https://doi.org/10.11588/diglit.4976#0124
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—( 116 )—

bra esser figurato quel casotto, che abbiamo incontrato in alcune rappresentanze
del ratto di Elena, le quali inoltre offrirono all'artista anche il modello per la
prora ed il timoniere.

Nell'ultimo de' rilievi è raffigurata la fuga di Ulisse:

LXXXVII, 4. Museo di Leida; Janssen Etr. Grafrel. le Leyden XIX, 3;
Micali Ani. Mon. 1810, t. 45; lnghirami Gali. omer. Ili, 48; Overbeck Gali. iter.
Bildw. 31, 18. A d. una nave con remi e timone e sul bordo difesa da scudi,
che fa vela a d. Dentro vi stanno un timoniere e due rematori assisi e due uo-
mini muniti di scudi, tutti riguardanti indietro. Ma il posto più distinto tra essi
occupa Ulisse, vestito come gli altri di tunica e munito del pileo fregiato -d'un
serto. Veduto dalle spalle anch'egli guarda verso la parte s., tenendo innanzi a
se lo scudo, per difendersi contro un pericolo, che da questo lato lo minaccia.
All'estremità s. cioè del rilievo sta innanzi al suo antro Polifemo barbato vestito
di leggier manto e stivali, che vibrando nella d. un gran sasso sta per scagliarlo
contro la nave. Due montoni vedonsi accanto le sue gambe; ma inoltre da die-
tro l'antro sul suo fianco s. esce una Furia nel solito vestito, con ale alla fronte,
che colla spada nella d. alzata sembra minacciar il Ciclope, non tanto per col-
pirlo materialmente, quanto per accennare che l'animo suo adirato viene agitato
dalla forza irresistibile d' un demone.

Se così questi quattro rilievi non offrono materia a lunghe ed erudite disqui-
sizioni, non cessano di formar nella semplicità della loro invenzione una bella
serie atta ad illustrar il racconto omerico ne' suoi momenti più importanti.

CAP. XIX.

ULISSE E CIRCE.

I tre primi rilievi sono volterrani:

LXXXVIII, i. Museo di Firenze 427; già della collezione Ginci a Vol-
terra; tufo; 1. 0,40. A s. giacciono prostrati sul ventre, uno accanto all' altro,
due uomini vestiti, tenenti ciascuno una coppa nella d. Quello più avanti ha una
testa di montone; l'altro più nel fondo, a giudicar da una porzione di crini an-
cor esistenti, sembra aver avuto un capo di cavallo. Un terzo poi, clamidato,
sta con gambe allargate sopra il primo, anche esso con una coppa in mano e
 
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