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Brunn, Heinrich von [Hrsg.]; Körte, Gustav [Hrsg.]
I rilievi delle urne etrusche (Band 1) — Rom, 1870

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https://doi.org/10.11588/diglit.4976#0088
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-( 80 )-

IV. PICCOLA ILIAS ED ILIUPERSIS.

CAP. XI.

FILOTTETE IN LEMNO.

La morte di Achille, tanto più che era accaduta per tradimento, nell' eco-
nomia poetica richiedeva vendetta, che non potea aver luogo se non nella per-
sona del traditore slesso, cioè di Paride. Non dovea però avvenire casualmente,
ma presentarsi come un anello necessario nella catena de' destini fatali che a
poco a poco preparano la caduta di Troja; e così Paride dovea cader per la
mano di un eroe che sembrasse riservato espressamente dal fato per quest' atto
di vendetta, cioè di Filottete. Già nelle Kypria fu raccontato che, quando gli
Achei approdavano in Tenedo, Filottete vi fu morsicato da un serpente e che a
cagione del puzzo della ferita venne abbandonato in Lemno. Ora nella piccola
Iliade di Lesche Mitileneo, come e' insegnano gli estratti di Proclo, questo rac-
conto veniva riassunto nel modo seguente: « Ulisse postosi in agguato fa pri-
gioniero Eleno e dietro i presagi di questo sulla presa di Troja, Diomede ricon-
duce Filottete da Lemno. E sanato questo da Machaone uccide Paride in una
monomachia ». Vien aggiunto più tardi, che Ulisse va a Sciro, per portare a
Troja Neottolemo, il figlio di Achille: viaggio che secondo le indagini dello
Schneidewin (Philologus 1848, p. 633 segg.) dovea aver luogo contemporanea-
mente colla ricondotta di Filottete e dietro gli stessi presagj di Eleno. In queste
poche notizie non sono nemmeno accennate le difficoltà che offrì la riconcilia-
zione di Filottete, difficoltà che sembrano inventate ed ampiamente sviluppate
soltanto dai poeti della tragedia, ma che esercitavano eziandio un' influenza de-
cisiva suU' arte figurata, come ci convinceremo dalla descrizione delle relative
urne etrusche. Sono in numero di sette, tutte volterrane, che però derivano da
tre originali differenti, de'quali il primo ci è conservato in tre repliche:

MIX, 1. Museo di Firenze 440; 1. 0,57.

LXIX, ». Museo di Volterra 332; Cori Mus. etr. Ili, ci. Ili, 8; 1. 0,60.

IiìdC, 3. Museo di Volterra 426; 1. 0,60.

Nel n. 2, che è più conservato di n. 1, tra due alberi, dietro i quali com-
parisce 1' ingresso arcuato di un antro, esce un uomo barbato di aspetto austero
ed alquanto ruvido e trascurato. Quasi nudo ha soltanto un leggiero panno sulla
coscia s. ed avendo posto il pie s. fasciato sopra piccola elevazione di sassi, si
 
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