DOI Heft:
Fasc. 3
DOI Artikel:Bouchot, Henri: L' esposizione dei Primitivi francesi ed i suoi risultati
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HENRY BOUCHOT
nell’arte disdegnano le frontiere inclinano ed attribuire il quadro alla Spagna, e ciò a cagione
della città orientale o moresca che si vede nel fondo. Sia anche spagnuolo, il pittore della
Pietà è uno dei maggiori artisti del XV secolo, rivale dei maestri più celebrati. Non forse a
lui è dovuto anche quel Cristo addolorato della chiesa di Boulbon che, se non si potè esporre
in tempo, presto apparirà, speriamo, al Museo del Louvre ? Avrebbe adunque quel maestro
spagnuolo percorso la regione come fecero Charonton di Laon, Changenet di Langres, Thomas
Grabusset di Besanqon, Pierre Villate di Limoges e Dombet di Macon? Quando di ciò sarà
Il Calvario. Parigi, Palazzo di giustizia
(Fotografia Giraudon)
fornita una prova, noi per primi c’ inchineremo e proclameremo che il pittore spagnuolo non
teme confronti con nessun fiammingo nè con altro suo contemporaneo in Europa.
Il paese d’Avignone ci riserva molte sorprese. Quando si lesse nel Catalogo che, per
la Provenza, il Roveto ardente rivaleggiava in importanza, se non in valore ed in età, con
XAgnello mistico di van Eyck, un anonimo lasciò libero freno alla propria collera : quella
frase, monca, divenne pretesto ad una diatriba di parole ove, fra altro, si rinfacciava al
Froment di non avere saputo formare degli scolari. Asserzione ardita; ma conviene notare
che il suo autore ebbe cura di dichiararsi da sè stesso ignorante! E il Saint Siffrein? E il
Saint Alttre, quadro pieno di sapore e di grazia, purtroppo rovinato per le posteriori
aggiunte di figure disegnate e dipinte in maniera ridicola? E il Pietro di Lussemburgo, e
la Resurrezione di Lazzaro, appartenente al signor de Kaufmann, e l’altra di minor conto,
HENRY BOUCHOT
nell’arte disdegnano le frontiere inclinano ed attribuire il quadro alla Spagna, e ciò a cagione
della città orientale o moresca che si vede nel fondo. Sia anche spagnuolo, il pittore della
Pietà è uno dei maggiori artisti del XV secolo, rivale dei maestri più celebrati. Non forse a
lui è dovuto anche quel Cristo addolorato della chiesa di Boulbon che, se non si potè esporre
in tempo, presto apparirà, speriamo, al Museo del Louvre ? Avrebbe adunque quel maestro
spagnuolo percorso la regione come fecero Charonton di Laon, Changenet di Langres, Thomas
Grabusset di Besanqon, Pierre Villate di Limoges e Dombet di Macon? Quando di ciò sarà
Il Calvario. Parigi, Palazzo di giustizia
(Fotografia Giraudon)
fornita una prova, noi per primi c’ inchineremo e proclameremo che il pittore spagnuolo non
teme confronti con nessun fiammingo nè con altro suo contemporaneo in Europa.
Il paese d’Avignone ci riserva molte sorprese. Quando si lesse nel Catalogo che, per
la Provenza, il Roveto ardente rivaleggiava in importanza, se non in valore ed in età, con
XAgnello mistico di van Eyck, un anonimo lasciò libero freno alla propria collera : quella
frase, monca, divenne pretesto ad una diatriba di parole ove, fra altro, si rinfacciava al
Froment di non avere saputo formare degli scolari. Asserzione ardita; ma conviene notare
che il suo autore ebbe cura di dichiararsi da sè stesso ignorante! E il Saint Siffrein? E il
Saint Alttre, quadro pieno di sapore e di grazia, purtroppo rovinato per le posteriori
aggiunte di figure disegnate e dipinte in maniera ridicola? E il Pietro di Lussemburgo, e
la Resurrezione di Lazzaro, appartenente al signor de Kaufmann, e l’altra di minor conto,