Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

DOI Heft:
Fasc. 1
DOI Artikel:
Erbach-Fürstenau, Adalbert: Pittura e miniatura a Napoli: nel secolo XIV
DOI Seite / Zitierlink: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0049

DWork-Logo
Überblick
loading ...
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
8

ERBACII VON FURSTENAU

scrittoio ed accanto a ciascuno uno scriba anch’egli col nimbo. Giù nel mezzo della cornice,
troneggia la Trinità entro una mandorla, circondata da angeli volanti. A destra, ritto in
piedi San Celestino riconoscibile alla tiara sospesa sopra la testa ; a sinistra, la Madonna.
In basso stanno ingonocchiati due monaci, probabilmente l’ordinatore e lo scrittore del libro,
ciascuno con un volume in mano. Questi libri sono toccati anche dai Santi protettori, mentre
la mano di Dio si stende essa pure su un libro.

Saltiamo alcuni fogli meno importanti, e confrontiamo la pagina principale della Genesi
della Bibbia vaticana (fig. 2) con quella di Berlino (fig. 3).

Il foglio del codice vaticano è poco ornato di fogliame. Nell’insieme esso differisce dalla
forma comune : il testo è incorniciato da scene della creazione del mondo e della vita di
Adamo ed Èva. L’allegoria nella parte superiore non è facile a spiegare: essa mi pare
simboleggi la chiesa, rappresentata nel clero secolare e monacale. La Trinità porge due
libri, l’uno ad un vecchio, inginocchiato a sinistra, l’altro ad un giovane monaco, seduto
dietro l’inferriata d’una cella. In basso giacciono gli eretici vinti.

I disegni a sinistra, figurano i sei giorni della creazione. Il Creatore è, cosa singolare,
effigiato con due faccie, così appunto come nella Bibbia di Berlino. La faccia anteriore è

Fig'. 4 — Melchitedec incontra Abramo. Cod. vat. lat. 3550

di vecchio, con barba e capelli bianchi, la posteriore è di giovane, imberbe, e con capelli
gialli. Sulla spalla di Dio posa la colomba, simbolo dello Spirito Santo, non più facilmente
discernibile, essendo i colori in più punti alquanto guasti. La veste bianca con l’ombra ver-
diccia è tutta simile alle vesti che vedonsi nell’altra Bibbia. Stupore destano le grandi ali
di Dio nel codice di Berlino, che non si possono di certo riferire alla colomba. Forse non
sbaglieremo scorgendo in ciò relazioni iconografiche col serafino della volta della chiesa di
San Francesco di Assisi. Quell’angelo alato dal duplice viso, somiglia assai a questa nostra
Trinità. 1

Dall’esame dei due cicli di miniature risulta il fatto, che sebbene non siano perfettamente
identici, essi sono tuttavia lavori della stessa mano. C’è conformità perfetta nei visi e nelle
vesti del Creatore, nella posizione d’Adamo all’atto della sua creazione.

Il codice vaticano riunisce i due momenti della creazione di Adamo e quella di Èva,

1 Prova che ad Assisi sia stato raffigurato quel se-
rafino come immagine della Divina Trinità, si può
trovare nel ^8° verso del IV canto del Paradiso:

De’ Serafin colui che più india.

Se il Serafino che sta più presso a Dio, riflette l’im-

magine divina, viceversa si potrà anche raffigurare
Dio nel sembiante del Serafino. Gli affreschi in Assisi
rappresentanti la creazione sono spariti, ma non sa-
rebbe troppo ardito vedere colà disegnarsi la primi-
tiva forma serafica della Divina Trinità.
 
Annotationen