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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 5
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0420

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MISCELLANEA

Simone dei Martinazzi, alias Simone delle
Spade.1 — Ancora un pittore valente, quasi ignorato
dalla storia dell’arte, che soltanto da pochi anni ne
ripete malamente il cognome. Artista sconosciuto, può
dirsi, al di fuori delle mura di Berlino e di Parma,
dove, del resto, venne ricordato fugacemente da po-
chissimi e a Berlino da un solo. In un luogo e nel-
l’altro poi, senza che mai l’aggiunta di qualche notizia
di famiglia o la riproduzione fotografica delle tavole
dipinte lumeggiasse qualche poco la figura e le opere
dell’artefice dimenticato.

L’Affò,2 3 il Ruta,5 il Baistrocchi 4 col Sanseverino,
l’Orlandi 5 non rammentarono affatto le due rarissime
tavole di Simone delle Spade che allora si conserva-
vano a Parma. Tacciono le antiche Guide manoscritte,
conservate nel R. Museo e nella R. Biblioteca Pala-
tina, e fra esse quella6 7 che preparava lo Scarabelli
Zunti, dottissimo peraltro delle cose parmensi. Certo
gli mancò la vita prima di compiere la descrizione
della Steccata, che nel manoscritto si trova tuttora allo
stato di abbozzo. Solamente il Ravazzoni,' negli ap-
punti manoscritti conservati nella Biblioteca Palatina,
dice: « Spada Simone. Di questo pittore antico si hanno
alcune cose. E primieramente il quadro all’altare di
San Pietro nella steccata, ritoccato però in guisa che
sembra nuovo dal nostro vivente Gaetano Callani
(1736 f 1809). Nelle camere della collegiata di San

1 Simone de Martinaciis alias de Spatis f. q. Sìgr. Antonio, citt.0
parmigiano della vicinia di S. Benedetto, eco. Rogito in data 2 ago-
sto 1508, rogato dal notaio Antonio Maria Raineri. Archivio nota-
rile di Parma.

2 Servitore di Piazza, Parma, Carmignani, M . DCC . XCVI, e
codice autografo della Biblioteca di Parma n. 1599; Notizie sugli

rtefici, pittori, intagliatori e scultori dei secoli XV e XVI.

3 Guida ed esatta notizia a’ forestieri delle più. eccellenti pitture
che sono in molte chiese della città di Parma, In Milano, Giacomo
Agnelli, MDCCLXXX; e nemmeno si parla del Delle Spade nella
edizione del 1752 in Parma presso il Gozzi.

4 Guida manoscritta del Museo di Parma.

5 Notizie delle pitture le quali sono nelle chiese e in altri luoghi
pubblici di Parma, eco. Biblioteca di Parma, mss. 1553. Vedi anche
Orlandi, Abcedario (sic) pittorico, Bologna, M.DCCIV.

6 Guida di Parma, mss. del Museo di Parma. Altre Guide di
vari autori trovansi riunite nel cod. n. 1106 della Biblioteca di
Parma.

7 Cod. 1599 già citato: Notizie degli artisti parmigiani, seconda
parte del codice, la prima è occupata dagli appunti dell’Aliò.

Pietro vi ha un quadro rappresentante la Beata Ver-
gine, San Rocco e Sant’Apollonia, dove sta scritto :
Simonis Spadae (sic! opus 1504. Veramente nel cartel-
lino si legge: Simonis • Spadii • opus, e in un piccolo
frammento di cornice l’anno: 1504. Il dipinto, sopra
legno di pioppo, misura in altezza m. 1.80, in lar-
ghezza m. 1.62.

Il Bertoluzzi,1 il quale non ignorava il manoscritto
Ravazzoni, pur non usando tutta la precisione da noi
desiderata, fu il primo a fornirci per le stampe qualche
prezioso particolare sull’esodo del quadro dalla col-
legiata di San Pietro. Narrando le vicende d’una
Natività, attribuita a Cristoforo Casella, o Caselli,
detto dei Temperelli, ci disse anche l’odissea del
quadro di Simone delle Spade, ora nei magazzini della
Galleria di Berlino: « La Natività, dipinta in tavola assai
sottile, che esisteva nella sagrestia della chiesa di San
Pietro, era attribuita da antichi scrittori al Casella, e
stette precisamente appesa sopra la porta d’ingresso
della medesima sagristia, dalla parte di dentro, fino
al maggio dell’anno 1820, epoca in cui chi scrive la
vide, con molto di lui piacere, ed esaminò. Ma pochi
giorni dopo, unitamente alla tavola, alta bracccia 4
e larga 2 circa, di un bel fare antico-moderno, che si
diceva di' Simone Spada, posta in chiesa sopra la bus-
sola, passò purtroppo all’estero per esil prezzo, all’og-
getto d’imbiancar la chiesa, motivo che presso gli
amatori delle buone arti non potrebbe per avventura
giustificarsi abbastanza». 2 Descrivendo la chiesa della
Steccata, il Bertoluzzi 5 narrava che « nella seconda
cappella il quadro, rappresentante la Nostra Donna
assisa sopra un trono col Bambino ritto sul di lei gi-
nocchio destro e l’evangelista San Luca a diritta che
legge, San Giovanni Battista a sinistra, e in mezzo
tre angioletti che suonano vari strumenti, è di Simone
Spada ». Di questo dipinto nessuno aveva tenuto conto
in pubblico prima del Bertoluzzi. IlRonchini,4 dopo

1 Nuovissima guida per osservare le pitture sia ad olio che a
fresco esistenti attualmente nelle chiese di Parma, Dalla tipografìa
ducale, MDCCCXXX, pag. 153.

2 II quadro passò nella raccolta Solly, che venne comperata dal
Museo di Berlino nel 1821.

3 A pag. 177, loc. cit.

4 A. Ronchimi, La Steccata, in Atti della Deputazione di storia pa-
tria per le Provincie modenese e parmense, 1863, voi. I, pag. 205, in nota
 
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