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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 3
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D'Ancona, Paolo: Gli affreschi del Castello di Manta nel Saluzzese
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0230

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GLI AFFRESCHI DEL CASTELLO DI MANTA

NEL SALUZZESE

al lato delle finestre e quindi in una
relativa penombra, fu affrescata
rimpetto alle figure delle dame e
dei cavalieri la rappresentanza che
completa la decorazione pittorica
della sala di Manta con una certa
opportunità. Il soggetto è infatti
un po’ ardito: si tratta della ce-
lebre Fontaine de Jouvence.

La intera scena è divisa in tre epi-
sodi speciali che rendono i tre suc-
cessivi momenti di un medesimo fatto.
Vi è il triste corteo dei vecchi acciaccati
che si avviano alla fontana, il bagno mi-
racoloso, e infine il ritorno della lieta e gio-
vanile brigata.

Per un malaugurato restauro del muro il primo
di questi episodi è guasto in gran parte. Lo storico Muletti, che vide la sala in condizioni
migliori, parla di « molti vecchi, re, prelati, monaci ed altri di ambi i sessi che si incammi-
nano chi a piedi, chi a cavallo e chi su carri verso il mirabile fonte ».1 Del grandioso corteo
resta adesso ben poca cosa, solo un curioso veicolo a quattro ruote che esce da una boscaglia,
tirato da due cavalli posti in fila. Ha una copertura a botte che lascia uno spazio semi-sferico
aperto dinanzi, ove stanno affacciati gli ansiosi pellegrini. Vedesi un re incoronato dalla lunga
e candida barba; accanto gli sta la consorte con le mani giunte in atto di fervida preghiera,
più indietro cortigiani del seguito. Il postiglione, una specie di gnomo dalla strana figura,
accoccolato sulla sella del primo cavallo, frusta con ogni possa i disgraziati animali. Intanto
più sotto avviene una comica scenetta: si tratta di un povero vecchio che entro un carretto
si fa condurre alla fonte miracolosa. Il servo, che non condivide le sue ansie, si è fermato
e assetato tracanna una bottiglia, ma a questa vista lo sdegnato padrone ritrova l’antica
energia e minaccia il traditore col bastone. Dalla bocca semi-aperta sembrano uscire le parole
che vediamo scritte sopra al suo capo:

setu . nelaises . labotegla
jete . dunray . desus . loregla.

Muletti, op. cit., IV, pag. 369.
 
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