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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 1
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Venturi, Adolfo: La scultura veneta a Bologna (Fine del XIV - principio del XV secolo)
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0082

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LA SCULTURA VENETA A BOLOGNA

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del 1399, anno nel quale insieme col fratello
suo operò per il duomo di Milano. L’arte dei
dalle Masegne aveva cercato nuovi accenti
di verità, conscia delle forme pisane, degli
esemplari lasciati da Giovanni Pisano a Pa-
dova, anche d’un altro esemplare che è nella
chiesa de’ Santi Giovanni e Paolo a Venezia,
opera di Nino Pisano. Alle nuove forme si
mescolarono elementi nordici giunti a Venezia
specialmente per la via di Verona, così che
scemarono di grazia pisana, ma crebbero di
carattere e di forza. Non riappaiono più le
signore toscane di Piero, le Vergini pensose,
i profeti nobilissimi ; ma la verità, anche non
bella e non scelta, sarà stampata a colpi di
scalpello, finche da essa, come fuor dai cardi
e dalle ortiche, la bellezza trionferà di nuovo
più compiuta e più grande.

Nel San Petronio a Bologna si trovano
alcuni maestri che rappresentano alla fine del
secolo xiv la scultura veneta. Nel grande
zoccolo della facciata vi sono figure di santi
in tanti quadrilobi : Sant’Antonio da Padova,
con i lineamenti troppo incavati e con belle
mani ; San Paolo dalla barba serpentina e fa-
sciato dal pallio (fig. 6); San Floriano in veste
guerresca, forte e fine figura (fig. 7); San Pe-
tronio con la clamide a pieghe simmetriche,
la barba a cordoni aggroppati, i capelli a ric-
cioli; Sant’Ambrogio minaccioso, dai grandi
occhi bovini sotto le sopracciglia arcuate,
dalle labbra strette e irose, dal petto largo
e zigomi forti. Quasi sempre gli scalpellini
dello zoccolo della facciata del San Petronio
rendono il tipo d’un santo e la sua espres-
sione propria: cosi nel San Francesco esta-
tico, visto di fronte, con orecchie grandi

troppo di prospetto. Del San Pietro fu autore Giovanni di Riguzzo da Venezia, al quale fu
allogato il 24 settembre 1393 dai fabbricieri del San Petronio. Sotto la prossima data del
12 novembre di quell’anno, si legge un’altra allogazione de’fabbricieri e Paolo Bonaiuto da
Venezia scultore, per sei mezze figure in bassorilievo del basamento della basilica, e cioè per
i Santi Petronio, Ambrogio, Francesco, Domenico, Paolo e Floriano. Il 21 maggio 1397 da
Venezia Paolo Bonaiuto mandava il San Floriano; il 16 novembre dello stesso anno i Santi
Francesco e Domenico. Sotto queste note scritte nel margine della convenzione, avverte il
Gatti, leggesi : et filures figuras non fecit. 1 II che significa che Paolo Bonaiuto non fece
tutto quanto aveva impegno di fare.

Fra la schiera degli scultori che da Venezia si recavano a Bologna, o vi inviavano di
là le loro opere, va noverato Giovanni Ferabecli, di Alemagna, scultore, che il 12 novembre 1293
si obbligò di fare la Vergine col Bambino in braccio in mezza figura a bassorilievo, al pari

Fig. 12. — Scultura veneziana: Parte del sepolcro
di Pietro da Canetolo. Bologna, S. Francesco
(Fotografia Cassarini di Bologna)

Gatti, La fabbrica di San Petronio, Bologna, 1889.
 
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