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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 1
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Corrieri
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0097

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CORRIERI

in parte un’ardita figura del Battista, la cui fotografia
mostra inoltre la struttura dei forti e tozzi capitelli ad-
dossati alle pareti del refettorio e un tratto dei festoni
decorativi, che contornano la deturpata ma pur gran-
diosa scena della Crocifissione.

Nuovi incrementi alla Pinacoteca di Forlì —

Nella sala A di questa Pinacoteca é stata esposta da
qualche tempo una pregevole figura di giovane santa,
del forlivese Paolo Agelli (1768-1841), donata dai fra-
telli conti Dall’Aste. Rappresenta Santa Chiara in atto

dal n. I al n. XI, dall’Amministrazione del secondo i
nn, XII e XIII, dalla Direzione del Museo di Bologna
il n. XIV e da quello Nazionale di Ravenna le foto-
grafie dal n. XV al XVIII. Finalmente la sala dei
disegni, incisioni, ecc., si è arricchita pur di recente
di dieci grandi e splendide fotografie di lavori del
geniale pittore F. Vinea e di un suo quadro ad olio,
donato dal compianto artista alla sua città natale.

Una tavoletta luinesca. — Poiché mi trovo a
parlare del Museo forlivese, mi si concedano poche

Malatestiana di Cesena: Crocefissione. Affresco, Metà del secolo xv

di adorare il SS. Sacramento, che si vede entro una
piccola urna esagonale in forma di pisside, ch’essa
tiene nella destra. Oltre la bellezza dei lineamenti, è
notevole in questo quadro la carnagione della giovane
santa, la quale è in veste monacale, dipinta a larghe
pennellate, luminosa, robusta, vera.

Nella sala B, che contiene, tra altro, vari esem-
plari di terracotte e di maioliche romagnole e marchi-
giane, con savio discernimento e per comodità degli
studiosi, sono state disposte entro apposito pluteo a
cristalli diverse fotografie grandi di Maioliche di for-
naci forlivesi (i cui prodotti non sono conosciuti per
quanto meritano dagli amatori intelligenti), o ad esse
attribuite, dei secoli xv e xvi, esistenti nel South
Kensington Museum, in quello del Louvre e altrove.
Provengono dalla Direzione del primo le fotografie

righe ancora per accennare ad una piccola tavola che
si trova esposta al n. 180 fra gli oggetti lasciati in
dono dal comm. Camillo Versar! di Forlì. Vi è rap-
presentata Santa Caterina d’Alessandria; misura, senza
la cornice, m. 0.31 X 0.23, ed è. attribuita alla scuola
toscana, mentre appartiene ad un artista del secolo xvx,
che copia con diligenza da miniatore la Santa Cate-
rina di Aurelio Luini, che Adolfo Venturi vide nella
Galleria Nazionale di Budapest e che riprodusse nel
L’Arte del 1900 (fase. V-VIII). Come Aurelio in detta
immagine si mostra imitatore del padre (Bernardino
Luini), di cui conserva i tipi, cosi l’ignoto pittore della
raccolta Versari imita la copia di Aurelio, riprodu-
cendola nel quadretto di Forlì, con una diligenza am-
mirevole, in modo quasi perfetto.

Le lievi differenze che vi si possono rilevare, come,
 
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