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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 1
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Cronaca
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0106

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CRONACA

bizantina, pubblicazioni, calchi, fotografìe, dirigendoli
al barone Rodolfo Kanzler, Roma, piazza Sforza Ce-
sarmi, 46. Alla mostra sono già assicurate importanti
opere ; tutti gli oggetti bizantini del Museo Cristiano
Vaticano, dei Musei di Brescia, Ravenna, Bologna,
della collezione Carrand, della Collezione StroganofF,
Molti privati daranno il loro concorso, e le chiese
d’Italia apriranno i loro tesori: Rossano promette il
codice purpureo, San Marco a Venezia presta alcuni
dei preziosi oggetti : sarà insomma una festa per gii
studiosi e insieme una bella occasione per render più
popolari gli studi bizantini in Italia.

L'Arte darà nel prossimo fascicolo ampia notizia
della mostra che s’inaugurà il 15 marzo, e intanto ri-
volge preghiera ai suoi lettori di coadiuvare per quanto
loro è possibile il Comitato, raccogliendo e inviando ma-
teriali di studio, che raccolti in una sala speciale di con-
sultazione saranno utile complemento all’Esposizione.

fé A Chieti s’inaugurerà nel prossimo maggio l’espo-
sizione dell’antica arte abruzzese. Presidente del co-
mitato è il comm. De Laurentiis. I migliori auguri
per ora ; e ritorneremo sull’argomento.

fé A Perugia Romeo Gallenga ha proposto un’espo-
sizione dell’antica arte umbra, in occasione delle feste
inaugurali di una statua al Perugino. La proposta ha
accolto favore presso i cultori d’arte.

fé A Venezia per la sesta esposizione internazionale
d’arte di prossima inaugurazione, si è ora invitati gli
artisti ad eleggere la parte loro spettante della giuria
d’accettazione.

fé Ad Atene dal 7 al 13 aprile p. v. si terrà un
Congresso internazionale di archeologia, che avrà una
sezione dedicata all’archeologia bizantina. Grandi fa-
cilitazioni sono offerte ai congressisti.

fé A Spoleto si è sempre in allarme per il Duomo
che minaccia rovine, e poco si parla di provvedimenti.

fé A Venezia il 17 gennaio pi p. è bruciato nel sa-
lotto dei Conti Balbi-Valier un quadro di Jacopo Tin-
toretto. Purtroppo il fuoco continua a distruggere le
grandi opere veneziane !

fé A Bari il 18 febbraio si è inaugurata la cupola
della chiesa Metropolitana, ricostrutta secondo l’antica
forma medioevale dall’ing. Adolfo Avena, che si è
valso di numerosissimi frammenti rinvenuti.

fé Da Padova e per mezzo del « Corriere della Sera»
il prof, di economia politica Ghino Valenti ha sugge-
rito al Governo mezzi pratici per applicare utilmente
la legge 12 giugno 1902 sulla conservazione dei monu-
menti e degli oggetti d’antichità e d’arte. Speriamo
che insieme col Valenti e per sua iniziativa si possa
risolvere il difficile problema da tutti i punti di vista
economici.

fé A Roma si è adunato il 20 gennaio p. p. il Co-
mitato centrale per le Antichità e Belle Arti: ammise
il passaggio di un quadro dall’Accademia provinciale
di belle arti di Ravenna alla galleria di Firenze, l’ac-
quisto di un quadro rappresentante San Domenico di
Cosmè Tura per la stessa galleria; propose l’uso del
diritto di prelazione per il quadro di Cosmè della col-
lezione Santini ; trattò delle modificazioni da proporsi
della legge tutrice del nostro patrimonio artistico, della
proroga della legge del giugno del 1903 che modificò
quella legge generale ; votò per la sospensione di ogni
lavoro, non richiesto da esigenze statiche, nella fac-
ciata della cattedrale di Milano.

fé A Venezia è morto ancor giovane GUSTAVO
LUDWIG il 17 gennaio. Agli studiosi d’arte era il
suo nome ben noto per le erudite e nuove monografie
sull’arte veneziana sparse specialmente nel Repevtorium
fùr Kunstwissenschaft, nel Jalirbuch der K. Preussichen
Kunstsammlungen, e riunite in parte nel volume di
Carpaccio, non ancora interamente pubblicato. All’at-
tività grande univa una paziente accuratezza nelle ri-
cerche d’archivio, sì che varie personalità veneziane
hanno ricevute da lui luce nuova, vari polittici sparsi
per ogni dove sono stati da lui almeno idealmente
riuniti. L’entusiasmo per le sue ricerche, che addol-
cirono gli ultimi anni della sua esistenza malata, lo
fece talvolta fuorviare; ma non è qui il caso se non
di ricordare ai nostri lettori la gratitudine eh’essi
devono al valoroso benemerito ricercatore. Gran quan-
tità di materiali inediti è stata dal Ludwig lasciata in
eredità all’ Istituto germanico di Firenze.
 
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