Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

DOI issue:
Fasc. 2
DOI article:
Miscellanea
DOI Page / Citation link: 
https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0166

DWork-Logo
Overview
loading ...
Facsimile
0.5
1 cm
facsimile
Scroll
OCR fulltext
MISCELLANEA

123

fondata sulla spalla nella grande croce del Museo di
Rassano. Quivi va indubbiamente attribuita a lui anche
la croce del Duomo, che ha pure, secondo il modello
giottesco, il Cristo benedicente, la Vergine e l’evan-
gelista nei lobi terminali delle braccia. Ma qui la Ver-
gine e il San Giovanni piangenti hanno le teste se-
gnate con grande forza, a contorni neri e a vive luci,
che sono esempio caratteristico della maniera ancora
crudemente medioevale, per così dire, dell’artista.

Il Guariento deve aver lavorato molto a Bassano

Guariento. Ripassando recentemente da Bassano, ho
ammirata l’opera del Gerola, che, sgombrato il locale
dai banchi dei piccoli scolari, ha tolto il bianco alle
mura della stanza, sì da mettere alla luce la strut-
tura architettonica di un piccolo oratorio, con porte e
strette finestre ad arco acuto. Sulla parete a sinistra
dominano le grandi figure di San Sigismondo, di
Sant’Antonio abate che presenta alla Vergine due
gentiluomini armati e laureati, forse gli stessi gentiluo-
mini che s’ inginocchiano davanti all’Annunziata. Se-

Guariento : Particolare dell’affresco precedente

soprattutto nella chiesa dei francescani. È suo l’affresco
dell’Annunziazione a destra dell’entrata di San Fran-
cesco. L’angelo è disegnato con sacra monumentalità,
ignota ad altri pittori ; mentre lo sforzo eccessivo degli
occhi e la fronte coperta dai capelli danno al Padre
Eterno quell’aspetto di gufo, che è comune al Cristo
coll’evangelio nei medaglioni in alto delle due croci.

Alcuni mesi or sono, il dottor Giuseppe Gerola,
zelantissimo direttore del Museo civico di Bassano, mi
mostrava, in un locale a terreno del convento presso
San Francesco ora occupato dalle scuole, alcuni santi
dipinti sopra una parete, che a me parvero opera del

guono un’altra Vergine in trono, tenuta in mezzo da
due santi apostoli, e finalmente un santo cavaliere
decapitato (forse San Donnino) che regge la propria
testa fra le mani. La seconda Vergine, che sembra
essere di maggior bellezza e di più delicato colorito
della prima, pur troppo è stata, parecchi anni or sono,
quasi totalmente rovinata da un fallito tentativo di
strappo.

Le grandi figure nominate palesano tutte la mano
di uno stesso artista, tranne quella del secondo apo-
stolo che è opera di un mestierante di nessun valore.
Le teste dei santi hanno i caratteri dell’arte del Gua-
 
Annotationen