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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 2
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Corrieri
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0182

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CORRIERI

137

Di questa importante suppellettile sono ignoti gli
autori.

Altri due oggetti d’argento dorato, eseguiti per la
stessa chiesa — come trovo scritto in un inventario —
sono oggi depositati nella casa comunale.

Ci recammo dunque dal sindaco, perchè ci usasse la
cortesia di aprire la cassaforte, dove i due cimeli sono
custoditi.

* * *

Ecco le due opere preziose.

La croce d’altare è alta, compreso il piede, m. 0.46,
e la Vergine in trono, di tutto tondo, che il volgo
chiama la Pasquarella, è alta m. 0.36.

Le proporzioni della croce sono eleganti, gentile la
ornamentazione ed eccellenti gli smalti pel disegno
corretto delle figure e per la sobria ed equilibrata di-
sposizione dei colori.

Il piede ha la sagoma d’un guscio rovescio, che si
svolge da un poligono oblungo, rettolineare nel fronte
e nella parte posteriore e ad archi a festoni nei lati.
Attorno attorno al poligono è sovrapposta una fascetta,
con la seguente iscrizione di lettere gotiche smaltate
di nero.

t TEMPORE . COLE . COMITIS . CELAI . FRA-
TER . BARTHOLOMEO

DE ACZTTO . FECIT . FIERI . HOC . OPVS . AN-
NO. DOMINI . MCCCCIII

COLA PICCIVLV D. S.

A ciascun lato del perimetro è attaccato un ornato
di getto, a traforo, di bellissimo effetto. Nelle facce
principali del guscio è, in smalto, lo stemma dei
De Celano e nei fianchi, ornamenti a bulino in origine
smaltati. L’asta prismatica, che completa il piede, ha
un bellissimo nodo di rosette smaltate.

Le estremità della croce sono quadrilobate. Nel
fronte ognuno dei quadrilobi ha una figura in smalto
champlevé: nell’estremità superiore è il pellicano, in
quella di sotto un teschio e nelle altre due, a destra
e a manca del Crocifisso, Maria e Giovanni. Un altro
smalto è nell’incrocicchio e rappresenta il Redentore
seduto, il quale benedice con la destra e con la sini-
stra stringe un libro. Il Crocifisso è di mediocre mo-
dellazione. I campi liberi del fusto e della traversa
mostrano tracce di smalto verde smeraldo.

Nei quadrilobi della faccia posteriore sono fori con
reliquie, chiusi con dischi di vetro. Nel rosoncino tra
l’incrocicchio e l’estremità inferiore è un’altra reliquia.
Lo smalto, che copre questa faccia è ben conservato.

Il marchio SVL delle officine sulmonesi è impresso
solamente nel piede, proprio in testa al rosone trilo-
bato che comprende lo stemma.

Il basamento della Pasquarella si leva su un poli-
gono mistilineo di tre semicircoli uguali, alternati con
quattro angoli retti. È alto circa due centimetri e mezzo

ed è ornato di nicchiette a traforo, nelle quali sono
applicate lastrine con angioli oranti, in smalto traslu-
cido di azzurro pallido. La statuetta della Vergine col
putto dritto sulle ginocchia posa sopra una predella,

Croce d’altare. Castelvecchio Subequo
Palazzo Comunale

attorno alla quale gira uno smusso con questa iscri-
zione di caratteri teutonici in nero:

f A. D. MCCCCXII f HAS . IMAGINES . FECIT.
FIERI . F. BAR . DE ACZAN.

PRO . ANIMA . DOMINE . MARGARITE . DE
PRTGIÀN . QVONDAM COMITISS . CELANE

L'Arte. Vili, 18.
 
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