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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 3
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D'Ancona, Paolo: Gli affreschi del Castello di Manta nel Saluzzese
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0234

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GLI AFFRESCHI DEL CASTELLO DI MANTA NEL SALDALE SE 187

del xiv, specialmente in Francia, fu questo uno dei soggetti alla moda; e ne fa fede la fre-
quente menzione che se ne fa negli inventari e nei libri di conti dei signori feudali.

Fra i tappeti di Carlo V si ricorda ung autre petit tappiz à ymages de la Fontaine de
Jouvent.1 Nella sala del castello di Valenciennes alla fine del secolo xiv Loys, le pointre, dipinge
la medesima scena.1 2 Nel 1393 Jacques Dourdin eseguisce un tappeto pel Duca d’Orleans
con la miracolosa fontana.3 Nel 1389 Jean de Jandogue, abile restauratore, il cui nome appare
spesso nei libri di conti del regno di Carlo VI, è incaricato di riparare un tappeto che reca
lo stesso soggetto.4 5 Ma la Fontaine de Jouvence non figura solo in pitture e in tappezzerie.
La troviamo anche in oggetti d’avorio, ad esempio in un dittico pubblicato da Goris e in uno
che ricorda il Molinier.6

Quanto alla miniatura, interessante è la fontana rappresentata in un libretto d’astrologia

Sala della Manta. La fontana di Gioventù (dettaglio)
(Fotografia Berardo)

della Biblioteca di Modena.7 In mezzo a un prato è un bacino marmoreo ove giovani di
ambo i sessi, ignudi, conversano amorosamente. Più lungi due innamorati si baciano, mentre
altri sono intenti a suonare strumenti. A destra una tavola imbandita attende l’allegra bri-
gata richiamando a più innocenti piaceri.

Anche nelle ceramiche non è raro trovar rappresentata la nostra fontana ; e ricordo di

1 Schlosser, op. cit., v. Appendice. 6 Catalogue des ivoires du Louvre, n. 108; con-

2 Idem. fronta Molinier, Histoire generale des Arts appli-

3 Guiffrey, Histoire de la Tapisserie, cit., pag. 18. qués à l’industrie, t. I. Les Ivoires, pag. 196, nota 7a.

4 Idem, pag. 22. 7 Codice L. 209 [a. X. 2, 14].

5 Thesaurus Veterani Diptychorum, I, pag. 85.
 
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