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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 3
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D'Ancona, Paolo: Gli affreschi del Castello di Manta nel Saluzzese
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0236

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GLI AFFRESCHI DEL CASTELLO DL MANTA NEL SALUZZESE

è corso alla maravigliosa pagina del Breviario Grimani rappresentante la Festa dell’albero
di maggio con cavalieri e dame, quanto ai costumi, molto vicini ai- nostri.

Pertanto a quale scuola appartiene questo maestro che pur si distingue per così spic-
cate caratteristiche d’arte? Ragioni di genere disparato ci fanno giungere a una medesima
conclusione, che cioè abbiamo a che fare con un’opera tutta ispirata all’arte francese. Non
deve questo parere strano. Alle relazioni strettissime fra la Francia e il Piemonte durante
il xiv secolo, tanto son note, basta qui solo accennare. Furono legami non solo d’indole
politica, ma anche letteraria ed artistica. La cultura francese infatti per mille vie era pene-

Sala della Manta. 11 corteo dei cavalieri
(Fotografìa Berardo)

trata fra noi, sin da quando si prestò orecchio benevolo ai trovatori di Provenza e si applaudì
alle gesta cavalleresche dei paladini d’oltralpe.

Fra i vari Stati del Piemonte, il marchesato di Saluzzo ebbe legami anche più stretti
con la potente vicina, alla quale chiese spesso protezione ed aiuto contro le cupide brame
dei principi di Savoia. Tomaso III nello Chevalier si compiace d’informare il lettore come
fosse avo suo il famoso Olivier, l’amico di Roland e l’avversario temuto di Fierebras.
Figlio di una principessa della casa di Ginevra, ebbe Tomaso una educazione tutta francese e
lunghe e frequenti furono le sue dimore oltralpe. Nella' Corte raffinata di Carlo VI egli
trovò in realtà quel mondo cavalleresco che l’ardente immaginativa, sin dalla puerizia, aveva
sognato : « Et voirement nous avons trouvé en F rance plus doulces gens et plus abilez et
courtoys et plainz de toutes doulqours et jolivetez que en autres terrez. » 2 Le avventure

1 Jorga, op. cit., pag. 41.

2 Id., pag. 64.
 
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