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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 3
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Miscellanea
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0256

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MISCELLANEA

2og

sufficiente al Vermiglioli per « meglio investigare il
significato della rappresentanza». Dopo Clericus do-
vevan venire le parole BEATI LAVRENTI ; e come
dopo la figura di Sant’ Ercolano (Sanctus Erculanus
—pastor perusinorum) vedesi quella del chierico tradi-
tore (Clericus proditor — Sanctì Erculani), così dopo
quella di San Lorenzo (Sanctus Laurentius — bonum
opus operatus est) dovevasi vedere a riscontro quella
del chierico fedele.

ANGELVS NVMPTIVS — NOBILIS è detto presso
l’Arcangelo Michele. Evidentemente la prima e la se-
conda parte dell’iscrizione sono fuor di posto, quella
si riferiva all’Arcangelo Gabriele, questa a una figura
che non è possibile determinare. E all’Arcangelo Mi-
chele doveva essere apposta la scritta: NOBILIS
MILES DOMINI, che sta a sinistra di San Giovanni,
disgiunta dall’altra che gli sta a destra: ECCE AGNUS
DEI. Ma oggi non resta più se non chela metà del-
l’iscrizione del San Michele, e metà dell’altra del
Battista.

MELCHISEDEC —SACERDOS DOMINI è l’epi-
grafe della statuetta del biblico personaggio, epigrafe
che cedette a quella di SANCTVS BENEDICTVS la
seconda sua parte (HABENS SPIRITVM PROFEXIE),
e tolse per sè il Sacerdos Domini che andava unito a
Sanctus Benedictus.

Il senso delle statuette del bacino superiore della

fonte di Piazza a Perugia, per questi spostamenti delle
iscrizioni, rimase in parte incompreso; e, perla man-
canza di altre iscrizioni e di altre statuette, non fu pos-
sibile di ricostruire sin qui intero il concetto delle rap-
presentazioni. Manca una mezza iscrizione dopo la
figura del Battista, forse ecce qui tollìt peccatimi mundi ;
un’altra mezza dopo la figura di Salorne ; e una mezza
ancora tanto a seguito di NOBILIS, quanto di San Mi-
chele. Dunque manca lo spazio intero di due lastre,
e vennero meno due versi all’ iscrizione che ricorda
fra Benvignate e Boninsegna e i Pisani. Il trovarsi una
lastra con una mezza iscrizione svanita mette in dubbio
se tre e non due soltanto sieno le lastre mancanti,
perchè quella mezza iscrizione poteva integrare la leg-
genda di ANGELVS NVMPTIVS o le altre incom-
piute. Ma supponendo come verosimile tale integra-
zione, può dirsi con sicurezza che erano due di più
le facce del catino superiore.

Delle statuette mancanti una sola si può determi-
nare per il resto della iscrizione, cioè quella dell’Ar-
cangelo Gabriele che doveva fare riscontro all’altra di
San Michele. Di altri difetti di traslocazione, anche
nell’altimetria della fonte, potremo tenere parola; ma
per ora ci basti di avere richiamato l’attenzione degli
studiosi sopra gli errori che si vanno ripetendo intorno
al principalissimo monumento dell’arte nostra.

A. Venturi.

NB. — Per norma dei lettori de II Arte, avvertiamo che delle due splendide opere di Melozzo e Piero
della Francesca, riprodotte nel fascicolo passato, si possono trovare belle fotografie presso la casa Anderson
di Roma.

L'Arte. Vili, 27.
 
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