Universitätsbibliothek HeidelbergUniversitätsbibliothek Heidelberg
Metadaten

L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

DOI Heft:
Fasc. 3
DOI Artikel:
Corrieri
DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0266

DWork-Logo
Überblick
Faksimile
0.5
1 cm
facsimile
Vollansicht
OCR-Volltext
CORRIERI

2 17

che un simile tono, color sangue di bue, sia stato
posto dai romanici, i quali non sognarono mai in
Lombardia di mascherare l’organismo nelle fabbriche,
fingendo negli archi conci di pietra e strati di mat-
toni quando non v’erano. Cose del genere si fecero
in un arco o due nel restauro del Sant’Ambrogio di
Milano, e fu male, ma là almeno l’occhio non è offeso,
perchè se non conosce la cosa non se ne accorge

dentro il vano del rosone centrale s’era trovata, fra
il materiale di riempimento, una quantità di mattoni
sagomati, che in origine avevano appartenuto senza
fallo a delle torricelle, e che la base d’una di esse
l’avevano rinvenuta all’estremo d’un pilone. Tutte
belle cose. Rimane però da determinare quando ven-
nero innalzate quelle torricelle! Per determinarne l’e-
poca probabile a Piacenza non difettano gli esempi,

Duomo di Piacenza. Pianta

tanto l’imitazione è perfètta, così nulla turba la vi-
sione cromatica generale.

Ai restauri interni di Sant’Eufemia credo di non
poter concedere altro merito che d’aver messo allo
scoperto la semplice ossatura del tempio, il quale, fra
le altre anomalie, presenta l’ultima crociera precedente
l’abside maggiore, molto più lunga delle tre che com-
piono la nave centrale.

La fronte, come venne rifatta, mostra gli accozzi
più bizzarri di stile, poiché sui pili lombardi s’innal-
zarono torricelle gotiche. Alle mie meraviglie fu ri-
sposto che in effetto su d’un pilone a bassorilievo e

fra gli altri il cosiddetto Paradiso di Sant’Antonino,
la fronte di San Francesco e l’altra di San Lorenzo,
posteriori, e di molto, al secolo xi. Concluderei: o
la fronte romanica di Sant’ Eufemia non venne com-
piuta nel secolo xi, come la chiesa restante, o venne
rimaneggiata più tardi quando s’imbrattavano le navi
con l’antipatica tinta rossa. Ma se voi avete tolto le
superfetazioni barocche, perchè conservare la foglia
di fico gotica sugli avanzi romanici? Perchè queste
preferenze stilistiche quando non si può ridurre ragio-
nevolmente la fabbrica ad unità? Innanzi alla storia
dell’arte tanto vale lo stile archi-acuto, quanto il ba-

L’Arte. Vili, 28.
 
Annotationen