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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 4
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Frizzoni, Gustavo: Disegni di antichi maestri a proposito della terza parte dell'opera intorno alle collezioni di Oxford
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0295

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GUSTAVO FRI ZZO NI

dell’angelo Gabriele. Cosi avvenne che ai due gruppi accennati nel disegno il pittore avesse
sostituito quelli che vediamo nell’affresco, dove le tre persone principali che si avanzano
a testa bassa rappresentano gli eretici, Ario, Sabellio, Averroè, mentre quello che sta diret-
tamente collocato a’ piedi del Santo è inteso forse per lo spirito diabolico, poiché tiene fra
le mani una fettuccia sulla quale sta scritto il motto ricavato dal libro della Sapienza: Sapientia
vmcit malitiam. Nel basamento poi si legge l’esaltazione del protagonista nella dedica: Divo
Thomae ob prostratavi impietatem. Indizi assai individuali, da far pensare a veri ritratti,
infine sono quelli di coloro che circondano al basso i tre eretici, e che si può ritenere rica-

Fig. 2 — Filippino Lippi : Affresco. Roma, Santa Maria sopra Minerva
(Fotografia Anderson)

vati da persone vive, conosciute da Filippino stesso. Spicca fra essi un domenicano alla
estremità destra, da ritenersi senz’altro pel priore del convento a quel tempo.

Rimangono riservate agli osservatori di quanto concerne l’arte decorativa ulteriori rifles-
sioni intorno all’influenza esercitata sull’artista dall’ambiente di Roma, là dove noi ci fer-
meremo solo a notare l’introduzione nello sfondo a sinistra della statua equestre di Marco
Aurelio, in piccolissime dimensioni.

Sconosciuti fin qui erano i due schizzi per le storie di Giobbe dello stesso Lippi, benché
tali da palesare in modo non dubbio i tratti caratteristici dell’autore. Egli vi ha dato libero giuoco
alla sua fantasia, dapprima rappresentando il paziente in aria disperata, quando due demoni
si accingono a martoriarlo coi loro flagelli, poi quando seduto nelle ceneri presso un muro
vede passare la moglie con un’ancella ed alza una mano verso di loro in atto di rimprovero.

In questo luogo ci piace notare, come per lo stesso soggetto esista un altro schizzo di
Filippino, certamente dello stesso tempo, che si dà qui riprodotto in un piccolo tondo (fig. 4).
 
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