L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna (8.1905)

LA TOMBA DI TADDEO PEPOLI

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in San Domenico. E perchè non ne avrebbe parlato, egli che pure accenna ad altri lavori
compiuti dai Pepoli, in quella chiesa stessa, nel 1540? E supposto in lui un motivo qualsiasi
per tacere della nuova tomba, come egli, anziché parlar di essa, avrebbe parlato di una
tomba del Trecento che non esisteva: quale la ragione dell’affermazione mendace in uno
storico che, se difetta di critica, è però sempre scrupoloso e diligente? Egli avrebbe asserito
cosa che i suoi contemporanei avrebbero potuto facilmente smentire ; nè è a dire che si debba
vedere uno sforzo di conciliare la verità e la tradizione nel fatto, da lui accennato, che i
Pepoli si seppellivano prima di Taddeo avanti l’altar maggiore, dopo nel monumento eretto

Fig. 2 — Tomba di Taddeo Pepoli (Particolare dell’urna)
Bologna, Chiesa di San Domenico

da Taddeo medesimo. 11 fatto anzi ha piena apparenza di naturalezza, in quanto, come si è
già veduto, essendo sorta, per opera o almeno ai tempi di laddeo, una nuova cappella dei
Pepoli, non è meraviglia che mutasse anche la sede della tomba familiare.

Si torcano comunque le affermazioni del Ghirardacci o quelle del Ghiselli (affermazioni
queste ultime di raccoglitore e non di storico, più circostanziate ma meno precise); non
potrà, credo, vedervisi da alcuno una prova positiva della modernità della tomba. Ed e sin-
golare poi che chi ha considerato l’uno e l’altro di quelli come testi mendaci e falsi, abbia
pur voluto trar partito dalle loro testimonianze per combattere la tradizione che assegna al
monumento sei secoli di esistenza.

Nè questa tradizione potrebbe essere in alcun modo infirmata dal silenzio che l’Alberti
ha serbato sulla tomba. O che questa sorgesse a tempo di Taddeo, secondo l’ipotesi tradi-
zionale, o che sorgesse intorno al 1540, secondo la nuova ipotesi, essa esisteva quando fra