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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 5
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Cronaca
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0443

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CRONACA

minata dal capolavoro, ove il maestro profuse tutto il
suo sentimento poetico e tutte le delicatezze del suo
pennello.

Ad alcune opere infine, per le quali mancò il posto
nelle sale, fu data sede non degna: il Transito della
Madonna, dove un pittore spoletino imitò la compo-
sizione frescata nel Duomo da fra Diamante, vedesi
provvisoriamente (ma quanto durerà il provvisorio?)
esposta in una sala aperta a tutto il pubblico, senza
vigilanza alcuna.

In conclusione molto di buono tu fatto; ma eravi
di meglio da desiderare e sperare. M’auguro che gli
edili spoletini vogliano considerar l’opera loro come
non definitivamente compiuta. E. B.

A Venezia si stanno facendo gli ultimi prepa-
rativi pel Congresso di cui si è già parlato ne L’Arte,
e a cui il nostro giornale ha proposto alcuni problemi.
Il Marzocco (13 agosto 1905) pensa che il solo quesito
che si deve proporre al Congresso sia sul miglior modo
d'impedire l’esodo delle opere d’arte italiane. Nobile
scopo è questo. Se non che ci sia permesso d’osser-
vare che una proclamazione d’un tale principio — in
un congresso internazionale,— poco o nulla varrebbe,
o altrettanto almeno quanto i pii desideri espressi per
brindisi alla fine d’un allegro banchetto. Noi soste-
niamo che il miglior modo di conservare degnamente
le nostre glorie artistiche si è conoscerle — lo tengano
a mente certi paladini — e a questo scopo concor-
rono appunto i nostri problemi. Del resto con buona
pace, o meglio nonostante il puerile dispetto del Mar-
zocco, il primo e il quarto dei nostri problemi sono
stati proprio scelti tra i migliori dalla Direzione del
Congresso, ove saranno svolti da un apposito relatore.
Chi poi desiderasse avere l’interpretazione dei difficili
quesiti si può rivolgere all’amministrazione de L’Arte.

fi A Liegi dal 15 al 21 settembre avrà luogo il III Con-
gresso « de L’Art Public » (i primi due furono tenuti
a Bruxelles e a Parigi). Il Congresso si dividerà in

cinque sezioni : I la scuola; II l’accademia e la scuola
d’arte detta industriale; III musei ed esposizioni;
IV il teatro; V l’aspetto e l’amministrazione del do
minio pubblico. Bei nomi si trovano tra i relatori delle
varie questioni.

& L’ arca di Giovanni della Scala, che, dopo pe-
regrinazioni diverse, oggi si vede infissa sul fianco
della chiesetta di Santa Maria Antica, a Verona, è mal
riparata, con una tettoia di legno, dalle intemperie e
dal progressivo deperimento. Di qui la proposta so-
stenuta dalla Commissione conservatrice dei monu-
menti per la provincia, di sovrapporle una pensilina di
vetro e di ferro ; la quale verrebbe per altro a togliere
ogni poesia all’ambiente che accoglie le arche Scali-
gere. La Commissione centrale per i monumenti ha
espresso parere contrario alla proposta, ed è da augu-
rarsi che questa tramonti; ma è da augurarsi anche
che sia sollecitamente e degnamente provveduto alla
conservazione dell’arca pericolante.

^1 _.a Pinacoteca del Museo Nazionale di Palermo
si è recentemente accresciuta di un quadretto, attri-
buito ad Antonello da Messina, che è, secondo il nostro
avviso, l’originale della piccola Ecce ancilla domini
(n. 356) dell’Accademia di Venezia. L’acquisto pre-
zioso devesi a un legato del compianto mons. Vincenzo
Di Giovanni.

& 1 ,a croce processionale, esposta dal signor Ap-
pington nella mostra di Chieti, è stata sequestrata;
poiché è risultata la provenienza di quell’ insigne opera
dell’oreficeria abruzzese da una chiesa della regione.
L’oggetto, affidato alla vigilanza del De Laurentiis,
rimane per ora ornamento dell’Esposizione.

fi È stato finalmente sequestrato a Dusseldorf il
quadro, attribuito falsamente a Pierin del Vaga, che
fu rubato a Pisa nella chiesa di San Matteo

fi Dell’esposizione marchigiana apertasi il mese
scorso a Macerata, e contenente una sezione d’arte
antica, sarà data notizia diffusa prossimamente.
 
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