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L' arte: rivista di storia dell'arte medievale e moderna — 8.1905

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Fasc. 6
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Fabriczy, Cornelius von: Un taccuino di Amico Aspertini
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https://doi.org/10.11588/diglit.24150#0461

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C. DE FABRICZY

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tolomeo, mentre un’altra figura seduta è, senza dubbio, d’invenzione propria del nostro
artista ;

fol. 5 v. e 6 r. Figure di cinque deità antiche (Giove, Venere, Flora, Vesta e Pane);
fol. 7 v. e 2 r. Trofei e lotte di centauri;

fol. 11 v. A sinistra, in basso, Niobide morente (ora nella Glittoteca di Monaco) : la
figura corrisponde perfettamente a quella raffigurata sul fol. 33 v. del taccuino di Wolfegg;
fol. 15 v. La statua del Nilo (ora nel Museo Vaticano);

fol. 16 r. L’Apollo di Belvedere, raffigurato prima del restauro della statua, e una
Venere con Amore;

fol. 16 v. e 17 r. Bassorilievo di sarcofago antico, rappresentante la morte di Meleagro;
fol. 17 v. e 18 r. Statua dell’Arianna dormente, nel Vaticano, del Laocoonte (raffigu-
rata dopo il suo restauro), e di un Tevere con Romolo e Remo;

fol. 19 v. Lotta di Ercole col leone, da un bassorilievo antico ;

fol. 2 1 v. e 22 r. Altre scene di lotta d’Èrcole (con l’idra, col leone, con le onde del
mare alle colonne Gadiane) ;

fol. 22 v. e 23 r. Ratto delle Sabine ed altre scene di combattimento;

fol. 24 v. e 25 r. La sconfitta di Faraone nel mar Rosso;

fol. 25 v. fino al fol. 31 r. Scene di combattimento fra Romani e militi di popoli bar-

bari (copie più o meno fedeli dei bassorilievi sulla colonna Traiana);

./toI. 31 v. e 32 r. Scena di sacrifizio romano;

fol. 32 v. fino al, fol. 35 r. Scene di combattimenti e di trionfi;

fol. 36 v. e 37 r. Gruppo di deità antiche;

fol. 37 v. e 38 r. Bassorilievo di sarcofago rappresentante il trionfo di Bacco indico,

analogo a quello raffigurato sul fol. 36 v. e 37 r. del taccuino di Wolfegg;
fol. 38 v. e 39 r. Altro bassorilievo di sarcofago antico;

fol. 42 v. e 43 r. I due gruppi di Monte Cavallo;

fol. 43 v. e 44 r. Ercole e Anteo e scena di sacrificio romano;

fol. 46 v. e 47 r. La Pietà, composizione tratta da un bassorilievo antico e tramutata

nella scena relativa della passione di Gesù Cristo ;
fol. 48 r. Copie d’iscrizioni romane.

Nel gabinetto delle stampe e dei disegni negli Uffizi a Firenze, ventotto disegni sono
attribuiti all’Aspertini. Fra essi i più importanti sono descritti nel Catalogo di quella raccolta,
compilato dal cav. P. N. Ferri (Roma, 1890 e seg\, a pag. 283). Appartengono quasi tutti
a un periodo di molto posteriore a quello dei disegni di Wolfegg, come chiaramente si rileva
dalla loro fretta nella composizione, e per la maggior parte anche dalle proporzioni sgan-
gherate e dalla scioltezza e incertezza del tratto della penna. Sempre però nel taglio erto dei
profili delle teste, e nei nasi piccini serbano per lo più analogia con le opere dell’epoca
anteriore.

I più vicini al carattere dei disegni di Wolfegg sono i n. 1677 e 1678 categ. ornam. con
frammenti di un corteo di baccanti, e il verso del n. 547 della medesima categoria, raffigu-
rante un trofeo militare col genio della Vittoria e quello della Storia (esposto nella cornice 516
della prima colonna girevole). Un esempio spiccante della maniera piuttosto tarda dell’artista
si scorge, invece, nel n. 126 categ. ornam., raffig'urante un disegno per arazzo, di stile grot-
tesco, nel cui centro un medaglione col Giudizio di Paride (pubblicato dalla ditta Alinari sotto
il n. 676 fra le riproduzioni di disegui degli Uffizi). All’infuori di questi disegni, i più im-
portanti del maestro nella raccolta in discorso, sarebbero i seguenti:

n. 1383 (esposto nella cornice 369), Battaglia di Centauri, disegno a penna rilevato
all’acquarello ;

n. 1384 (esposto nella cornice 368), Tentazione di Sant’Antonio, in chiaroscuro, va col
n. 14637 (categ. figure, non esposto), Corteo di Tritoni e Nereidi, disegno a chiaro-
scuro di esecuzione molto accurata, della migliore epoca del maestro, ma ritoccata da altra
 
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