43^
ADOLFO VENTURI
Dosso Dossi fu scambiato di sovente col fratello Battista, e ancora la scienza storica
non si è provata a determinare quali parti spettino a lui, quali ai tanti collaboratori che
ebbe nel tempo in cui fu artista ufficiale di Alfonso I d’Este. Ancora oggi s’ascrive tutta
a lui la gran pala dell’Ateneo di Ferrara, che spetta in molta parte al Garofalo, il quale
pure gii fu collaboratore e si scaldò al suo fuoco. Il maestoso ritratto Sterbini, il Buffone
della Galleria estense di Modena, la Circe del Benson a Londra, e poche altre pitture del
Fig. 15 — Roma, Collezione Sterbini. Bernardino de’ Conti
suo primo periodo, potranno tuttavia bastare alla distinzione, rivelandoci esse i segreti del-
l’educazione veneziana del maestro che tenne il campo della pittura a Ferrara.
Se dalla Romagna e dall’Emilia, c’inoltriamo in Lombardia, si parano innanzi altri
maestri di questa regione, Bernardino de’ Conti e Giampietrino. Il primo, oltre una Madonna
col Bambino, ha un ritratto firmato: BERNARDINVS DE COMITIBVS | DE CASTRO
SEPII j FACIEBAT (fig. 15). Senza dubbio l’opera è dunque di Bernardino de’Conti dai
toni grigi e carboniosi. Però il ritratto della raccolta Sterbini ci porge del maestro una
forma ignorata fin qui; riesce a mostrare un influsso che in altre opere non si era ancora
ADOLFO VENTURI
Dosso Dossi fu scambiato di sovente col fratello Battista, e ancora la scienza storica
non si è provata a determinare quali parti spettino a lui, quali ai tanti collaboratori che
ebbe nel tempo in cui fu artista ufficiale di Alfonso I d’Este. Ancora oggi s’ascrive tutta
a lui la gran pala dell’Ateneo di Ferrara, che spetta in molta parte al Garofalo, il quale
pure gii fu collaboratore e si scaldò al suo fuoco. Il maestoso ritratto Sterbini, il Buffone
della Galleria estense di Modena, la Circe del Benson a Londra, e poche altre pitture del
Fig. 15 — Roma, Collezione Sterbini. Bernardino de’ Conti
suo primo periodo, potranno tuttavia bastare alla distinzione, rivelandoci esse i segreti del-
l’educazione veneziana del maestro che tenne il campo della pittura a Ferrara.
Se dalla Romagna e dall’Emilia, c’inoltriamo in Lombardia, si parano innanzi altri
maestri di questa regione, Bernardino de’ Conti e Giampietrino. Il primo, oltre una Madonna
col Bambino, ha un ritratto firmato: BERNARDINVS DE COMITIBVS | DE CASTRO
SEPII j FACIEBAT (fig. 15). Senza dubbio l’opera è dunque di Bernardino de’Conti dai
toni grigi e carboniosi. Però il ritratto della raccolta Sterbini ci porge del maestro una
forma ignorata fin qui; riesce a mostrare un influsso che in altre opere non si era ancora