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CORRIERI
tiri ed apostoli. Nel Martìrio dì San Pietro è da
notare che vi è rappresentata, invece della crocifis-
sione, la decollazione del santo, soggetto che di rado
s’incontra nell’arte pittorica.
Su i due riquadri (vetr. E, n. 7) ora cuciti insieme
ma in origine forse appartenenti ad una fascia di pi-
viale, sono istoriati San Giacomo Maggiore e San Gio-
vanni Battista, che stanno ritti su fondo d’oro lavo-
rato a gigli, figure pregiatissime e di disegno animi-
prima metà del secolo xiv, notiamo una parte d’un
aurifrigio (vetr. D, 11.3) con santi raggruppati a due,
sotto tabernacoli sostenuti da colonne intrecciate. Nello
spazio di sopra vi sono pappagalli affrontati, simili a
quelli già noti nel piviale di Col. Buffer Bowdon, ed in
altri esemplari. I santi istoriati sono Sant’Elena con
San Giacomo Maggiore, e San Paolo con Santa Fede
che tiene la graticola.1 Altre parti del medesimo auri-
frigio sono nel Museo a S. Kensington.
Fig. 11 — Dettaglio di aurifrigio. Steeple Aston, Chiesa
revole. Il tabernacolo, sotto al quale sono collocati, è
adorno esteriormente con foglie d’edera a guisa di
uncinetti.1
Fra i prestiti del Museo di South Kensington della
1 Riprodotti dal De Farcy quando facevano ancora parte della
collezione Verhaegen a Ghent (vedi tav. 35).
1 due cuscinetti con figure intere di piccole dimen-
sioni (vetr. D, n. 2) sono pure un prestito del museo
1 È da notare, che una prova di più dell’origine inglese di di-
versi ricami in discorso, l’abbiamo nella preponderanza dei santi
e delle sante anglicani. Così troviamo qui la Santa Fede con la
graticola ; in un altro aurifrigio, prestato pure dal Museo di S. Ken-
sington (n. 5, vetr D), Santa Osyth coi tre pani, santa istoriata
CORRIERI
tiri ed apostoli. Nel Martìrio dì San Pietro è da
notare che vi è rappresentata, invece della crocifis-
sione, la decollazione del santo, soggetto che di rado
s’incontra nell’arte pittorica.
Su i due riquadri (vetr. E, n. 7) ora cuciti insieme
ma in origine forse appartenenti ad una fascia di pi-
viale, sono istoriati San Giacomo Maggiore e San Gio-
vanni Battista, che stanno ritti su fondo d’oro lavo-
rato a gigli, figure pregiatissime e di disegno animi-
prima metà del secolo xiv, notiamo una parte d’un
aurifrigio (vetr. D, 11.3) con santi raggruppati a due,
sotto tabernacoli sostenuti da colonne intrecciate. Nello
spazio di sopra vi sono pappagalli affrontati, simili a
quelli già noti nel piviale di Col. Buffer Bowdon, ed in
altri esemplari. I santi istoriati sono Sant’Elena con
San Giacomo Maggiore, e San Paolo con Santa Fede
che tiene la graticola.1 Altre parti del medesimo auri-
frigio sono nel Museo a S. Kensington.
Fig. 11 — Dettaglio di aurifrigio. Steeple Aston, Chiesa
revole. Il tabernacolo, sotto al quale sono collocati, è
adorno esteriormente con foglie d’edera a guisa di
uncinetti.1
Fra i prestiti del Museo di South Kensington della
1 Riprodotti dal De Farcy quando facevano ancora parte della
collezione Verhaegen a Ghent (vedi tav. 35).
1 due cuscinetti con figure intere di piccole dimen-
sioni (vetr. D, n. 2) sono pure un prestito del museo
1 È da notare, che una prova di più dell’origine inglese di di-
versi ricami in discorso, l’abbiamo nella preponderanza dei santi
e delle sante anglicani. Così troviamo qui la Santa Fede con la
graticola ; in un altro aurifrigio, prestato pure dal Museo di S. Ken-
sington (n. 5, vetr D), Santa Osyth coi tre pani, santa istoriata