ARTE FERRARESE DEL RINASCIMENTO
Mobile (fig. 2) in atto di spiccar un salto col cerchio tra le braccia, come Baccante col cembalo,
rappresentazione, questa, ricordata da Raffaello nella volta della cappella Chigi in Santa
Maria del Popolo; infine, la Prima Causa. Il popolo trovava dunque, nel prediletto gioco
dei tarocchi, il repertorio di tutte le sue conoscenze, un'enciclopedia figurata, dove pren-
Fig. 2. — Altra carta de-' tarocchi.
(Dalla collezione Malaspina di Pavia).
devan posto gli eroi creati dalla sua ingenua immaginazione ad esprimere concetti
dottrinali, classiche allegorie, come a rispecchiare la società e la vita del tempo.
/ tarocchi del Mantegna, riveduti da me lo scorso autunno nella galleria Ambrosiana
a Milano, mi si rivelarono affini a due opere belle del Quattrocento ferrarese, due quadretti
figuranti suonatrici, forse due Muse, nella galleria nazionale di Budapest (figg. .5-4). Gualche
impronta pierfrancescana, in una personalità schiettamente ferrarese, vicina a quella di
Francesco del Cossa, m'indusse, scrivendo la terza parte del volume settimo, a doman-
darmi se le due pitture e un'altra ad esse affine, l'allegoria del settembre nel museo di
Mobile (fig. 2) in atto di spiccar un salto col cerchio tra le braccia, come Baccante col cembalo,
rappresentazione, questa, ricordata da Raffaello nella volta della cappella Chigi in Santa
Maria del Popolo; infine, la Prima Causa. Il popolo trovava dunque, nel prediletto gioco
dei tarocchi, il repertorio di tutte le sue conoscenze, un'enciclopedia figurata, dove pren-
Fig. 2. — Altra carta de-' tarocchi.
(Dalla collezione Malaspina di Pavia).
devan posto gli eroi creati dalla sua ingenua immaginazione ad esprimere concetti
dottrinali, classiche allegorie, come a rispecchiare la società e la vita del tempo.
/ tarocchi del Mantegna, riveduti da me lo scorso autunno nella galleria Ambrosiana
a Milano, mi si rivelarono affini a due opere belle del Quattrocento ferrarese, due quadretti
figuranti suonatrici, forse due Muse, nella galleria nazionale di Budapest (figg. .5-4). Gualche
impronta pierfrancescana, in una personalità schiettamente ferrarese, vicina a quella di
Francesco del Cossa, m'indusse, scrivendo la terza parte del volume settimo, a doman-
darmi se le due pitture e un'altra ad esse affine, l'allegoria del settembre nel museo di