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ADOLFO VENTURI
* * *
Vi è, nella collezione di Lord Lee a Londra, un luminosissimo quadro di scuola
ferrarese, un ignoto esemplare dell'arte giovanile di Giovanni Battista Benvenuti, detto
l'Ortolano (fi;;. 17). Vi si uniscono ricordi di Ercole e del Mazzolino: la figura da tergo, tutta
irrigidita in tensione entro la guaina del manto, tutta metallica in quel suo elastico slancio
di forme affusate, è certo impressione da Ercole e dal suo seguace Boccaccio Cremonese;
la sagoma delle teste, piccine, ma tondeggianti e glabre, e certe note di comune realismo,
Fig. 17. — G. B. Benvenuti detto l'Ortolano: L'Attillerà, presso Lord Lee ;i Londra.
di gusto fiammingo, come la figura del vecchio che per veder meglio si fissa gli occhiali
sul naso, richiamano il rubicondo e festoso Mazzolino. La scena cara ai Veneziani, che
oppongono in contrasto patetico, al Cristo lontano, immoto, giudice miserie-orde, reclinato
nello splendor della luce che tutto l'avvolge, la donna, fiore di bellezza, chiusa nella
cerchia d'ombra degli uomini, ombra di minaccia, cerchia di morte, è qui tradotta con
uno spirito leggero e gaio, da Mazzolino ingentilito e prezioso, in una folla varia e scin-
tillante, tutta festose note di colore. Cristo, seduto nel gesto di accennare a terra con
impeto melodrammatico, si perde nella folla; l'adultera, giovane comare in vesti lucenti,
incrocia le braccia, placidamente ascoltando; un vecchio calvo si mette gli occhiali,
alcuni personaggi nella folla stampano profili d'ombra sul verde luminoso dei prati,
voltandosi a interpellare gli apostoli: molti si distraggono dalla scena. E il pittore si
ADOLFO VENTURI
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Vi è, nella collezione di Lord Lee a Londra, un luminosissimo quadro di scuola
ferrarese, un ignoto esemplare dell'arte giovanile di Giovanni Battista Benvenuti, detto
l'Ortolano (fi;;. 17). Vi si uniscono ricordi di Ercole e del Mazzolino: la figura da tergo, tutta
irrigidita in tensione entro la guaina del manto, tutta metallica in quel suo elastico slancio
di forme affusate, è certo impressione da Ercole e dal suo seguace Boccaccio Cremonese;
la sagoma delle teste, piccine, ma tondeggianti e glabre, e certe note di comune realismo,
Fig. 17. — G. B. Benvenuti detto l'Ortolano: L'Attillerà, presso Lord Lee ;i Londra.
di gusto fiammingo, come la figura del vecchio che per veder meglio si fissa gli occhiali
sul naso, richiamano il rubicondo e festoso Mazzolino. La scena cara ai Veneziani, che
oppongono in contrasto patetico, al Cristo lontano, immoto, giudice miserie-orde, reclinato
nello splendor della luce che tutto l'avvolge, la donna, fiore di bellezza, chiusa nella
cerchia d'ombra degli uomini, ombra di minaccia, cerchia di morte, è qui tradotta con
uno spirito leggero e gaio, da Mazzolino ingentilito e prezioso, in una folla varia e scin-
tillante, tutta festose note di colore. Cristo, seduto nel gesto di accennare a terra con
impeto melodrammatico, si perde nella folla; l'adultera, giovane comare in vesti lucenti,
incrocia le braccia, placidamente ascoltando; un vecchio calvo si mette gli occhiali,
alcuni personaggi nella folla stampano profili d'ombra sul verde luminoso dei prati,
voltandosi a interpellare gli apostoli: molti si distraggono dalla scena. E il pittore si