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GIUSEPPE DELOGU
quali più è spiritualità, squisito sentimento, grazia
soave. ~L'Annunciazione, uno, dei due affreschi
dell'oratorio, è frattanto la più pregevole delle
opere giovanili.
Originalissima la composizione che pone fuori
dalla consueta loggia o dalla camera l'angelo e la
Madonna. Nessun richiamo stilistico, compo-
sitivo, formale è possibile fare dinnanzi a questa
opera di vera, profonda, personale ispirazione.
L'opera più organica, più completa e forse sotto
certi aspetti la migliore rimane la decorazione del
catino absidale dei Santi Quattro Coronati, in
Roma. La decorazione fu ordinata verso il 1624
del cardinale Mellini.
Il tema e lo spazio non sgomentarono la fan-
tasia e la perizia tecnica del nostro pittore. E con
la consueta franchezza senza pentimenti è li a
roteare nella vertiginosa spirale della composizione
Fig- r3 — Giovanni da San Giovanni: Decollazione
di San Giovanni Ballista nell'oratorio della Madonna
a San Giovanni Valdarno.
Certi elementi realistici non valgono a turbare
l'unità estetica della scena che è proprio un'appa-
rizione. La delicata immagine della Vergine reclina
il capo con gesto di umiltà e di intima, raggiante,
mistica gioia. L'angelo arriva con levità di sogno.
Un giglio candido trema staccando sullo scuro del
fondo. Quattro angioli nel Cielo aprono soffici
cortine di nubi ed una vivida luce folgora improv-
visa. Dire del colore, delle vesti di seta cangiante,
delle ali dell'angelo iridiscenti è cosa disagevole;
tanta ne è la dolcezza, la delicata armonia.
conica e ad osare di fissare lo sguardo nella vi-
sione della solenne e terribile gloria dei santi. Le
celesti gerarchie dei Santi Padri e Dottori della
Chiesa, dei Martiri, delle Vergini, dei Sacerdoti,
dei Profeti si ordinano in una suprema disciplina
ed in ideali cerchi concentrici che fanno una so-
spesa, aerea architettura.
Contemplare dalla deserta chiesetta, a vespro,
col favore d'una discreta luce che filtra dalle tende
gialle delle finestre dell'abside, questa sconfinata
visione è cosa d'incanto indimenticabile. È un ra-
GIUSEPPE DELOGU
quali più è spiritualità, squisito sentimento, grazia
soave. ~L'Annunciazione, uno, dei due affreschi
dell'oratorio, è frattanto la più pregevole delle
opere giovanili.
Originalissima la composizione che pone fuori
dalla consueta loggia o dalla camera l'angelo e la
Madonna. Nessun richiamo stilistico, compo-
sitivo, formale è possibile fare dinnanzi a questa
opera di vera, profonda, personale ispirazione.
L'opera più organica, più completa e forse sotto
certi aspetti la migliore rimane la decorazione del
catino absidale dei Santi Quattro Coronati, in
Roma. La decorazione fu ordinata verso il 1624
del cardinale Mellini.
Il tema e lo spazio non sgomentarono la fan-
tasia e la perizia tecnica del nostro pittore. E con
la consueta franchezza senza pentimenti è li a
roteare nella vertiginosa spirale della composizione
Fig- r3 — Giovanni da San Giovanni: Decollazione
di San Giovanni Ballista nell'oratorio della Madonna
a San Giovanni Valdarno.
Certi elementi realistici non valgono a turbare
l'unità estetica della scena che è proprio un'appa-
rizione. La delicata immagine della Vergine reclina
il capo con gesto di umiltà e di intima, raggiante,
mistica gioia. L'angelo arriva con levità di sogno.
Un giglio candido trema staccando sullo scuro del
fondo. Quattro angioli nel Cielo aprono soffici
cortine di nubi ed una vivida luce folgora improv-
visa. Dire del colore, delle vesti di seta cangiante,
delle ali dell'angelo iridiscenti è cosa disagevole;
tanta ne è la dolcezza, la delicata armonia.
conica e ad osare di fissare lo sguardo nella vi-
sione della solenne e terribile gloria dei santi. Le
celesti gerarchie dei Santi Padri e Dottori della
Chiesa, dei Martiri, delle Vergini, dei Sacerdoti,
dei Profeti si ordinano in una suprema disciplina
ed in ideali cerchi concentrici che fanno una so-
spesa, aerea architettura.
Contemplare dalla deserta chiesetta, a vespro,
col favore d'una discreta luce che filtra dalle tende
gialle delle finestre dell'abside, questa sconfinata
visione è cosa d'incanto indimenticabile. È un ra-