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Bullettino di archeologia cristiana — 5.1867

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Nr. 1 (Gennaro e Febbraro 1867)
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Ritrovamento del cemetero di Balbina contiguo a quello di Callisto
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https://doi.org/10.11588/diglit.17354#0005

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Il Bollettino eica ogni due mesi. T^TTT T I ^ ^ I W I ^ T1%T ^e associazìoni si ricevono in Roma nella

L' associazione per nn unno eosia scodi dne.. c i I ^ ■ I Tipografia Salviusci si SS. XII Apostoli.

DI ARCHEOLOGIA CRISTIANA

DEL GAY. GIOVANNI BATTISTA DE ROSSI

ANNO V. Roma Gennaro e Febbraro 1867. N.° 1.

Ritrovamento del ceraetero di Balbina contiguo a quello di Callisto.

Comincio il quinto anno del Bullettino annunziando
una scoperta da lungo tempo desiderata, che quasi
raddoppia l'immensa rete fino ad oggi misurata della
gigantesca necropoli cristiaua posta tra l'Appia e l'Ar-
deatina. Perciò oltre l'importanza di questo rinveni-
mento per la scienza topografica dei suburbani ceme-
teri, le proporzioni del sotterraneo labirinto, che ora
tutto ad un tratto si raddoppiano , vincono ogni no-
stro immaginare; ed anche me, che da tanti anni
studio questa meraviglia, fanno stupire. Credo, che
gli antichi medesimi riputassero le nostre catacombe
una delle meraviglie dell'eterna città. Essi, che am-
miravano e chiamavano t« Sahara (mirabilia) per
antonomasia le syringes, cioè i sotterranei cunicoli
delle tombe dei re di Tebe, non potevano negare un
pari titolo alla smisurata impresa compiuta in tre se-
coli dai Cristiani di Roma. In fatti il eh. Deville ha
testé pubblicato i graffiti da lui letti nelle siringi dei
re di Tebe; fra i quali panni assai notabile la memo-
ria seguente:

ANTONIO;

eecoAOPoc

O AIACHMsWrcg
KAOOAIKOC Tyjs Aqù
I1TOY mi «DOINIKHC
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BACIAsuOuCH PCOMH
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TA GK6I OATMATa
eiAON KAI TA ENTAY0A

Antonio Teodoro perfettissimo razionale dell'Egitto e
della Fenicia, cittadino vissuto lungo tempo nella re-
gina citta di Roma , ivi e qui ho veduto le mera-
viglie (1). Panni naturale, che costui parli di mera-
viglie dello stesso genere; di sotterranee necropoli,
cioè, e di siringi, che Ammiano Marcellino definì sub-

ii) Archives des Missions scientifiques %. serie. Paris 1860 T. II
p. 484.

terraneos et flexuosos secessus (1). Perciò stimo, che
Antonio Teodoro sia un testimonio dell'ammirazione
anche negli antichi prodotta dalle catacombe romane
paragonate alle celebralissime syringes di Egitto. Co-
testo Teodoro dee essere vissuto nel secolo in circa
quarto, come i titoli della sua dignità mi sembrano
indicare ; e perciò dee avere veduto le sotterranee
meraviglie di Roma giunte a quelle proporzioni smi-
surate, delle quali l'odierna scoperta mi invita a par-
lare.

Uno dei famosi sepolcreti cristiani dell'Appia è
quello, che nei fasti ecclesiastici e nelle vetuste iscri-
zioni è chiamato coemeterium Balbinae. Tutti gli au-
tori della Roma sotterranea ne hanno ragionato (2);
e Filippo deWinghe, precursore del Bosio, fin dal 1390
credette averlo rinvenuto tra l'Appia e l'Ardeatina (3).
Da quale cristiana matrona o vergine questo cemetero
abbia tratto il suo nome, oggi è ignotissimo. Finche
ha durato la confusione tra i varii e distinti cemeteri
dell'Appia, e specialmente tra quelli di Callisto e di
Pretestato, è stata comune sentenza, la Balbina da
noi ora cercata essere la santa vergine figliuola del
martire Quirino il tribuno deposta presso il padre suo
in Praetextati. Laonde la parte di cotesto cemetero,
ove era il sepolcro di Quirino e di Balbina, si stimava
avere avuto dalla vergine predella nome speciale; in
somma il coemeterium Balbinae si credeva essere una
regione di quello di Pretestato. Oggi questo gruppo
di errori è sciolto e distrutto. Pretestato e Callisto
sono nomi di due distinte necropoli; l'una alla sini-
stra, l'altra alla destra dell'Appia (4). La cripta ed
il sepolcro di Quirino con la figliuola Balbina sono
stati rinvenuti nello scorso anno 1866, con segni evi-
denti della loro somma antichità (cioè degli inizii del
secolo secondo), nella prima appunto delle due citate
necropoli alla sinistra dell'Appia (5). E il cemetero

(1) Hisl. XXII, 15.

(2) V. Bosio, R. S. pag. 191 ; Boldetti pag. 552.

(3) V. la mia Roma sott. T. I p. 24.

(4) V. la mia Roma soit. T. I pag. 235 e seguenti. Nella pag. 3
ho delineato una carta topografica, che designa tutti i monumenti, fondi
e nomi richiamati in quest'articolo.

(5) V. Bull. 18C6 p. 33.

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