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Bullettino di archeologia cristiana — 5.1867

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Nr. 5 (Settembre e Ottobre 1867)
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Appendice sul matronco della chiesa dei ss. Cosma e Damiano, e sull' appellazione di essa In Tribus Fatis
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L' epitaffio di Teofilatto arcidiacono napolitano, e la scoperta d'un cubicolo dipinto nelle catacombe di s. Severo in Napoli
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https://doi.org/10.11588/diglit.17354#0075

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Appendice sul matroneo della chiesa dei ss. Cosma e Damiano,

e sul}' appellazione di essa IN TRIBUS FAIR

Nella dissertazione precedente abbiamo veduto , sibi assistentibus voluisset ex propinqua valde mulie-

che il papa Felice IV costruì l'abside aperta con tre rum frequentatione nequaquam ei siile illarum inter-

archi ; per i quali 1' altare e la sedia medesima del ventione liceret, .... dato operis studio coepit indesi-

pontelice si vedevano da coloro , che erano aduna- nenter agere, sedem mferiUi positam sursum ponere ,

ti dietro 1' abside nel terzo degli edifici componenti ut eo famiUàriw Domino preces fimdere posset (1). Si

la basilica dei ss. Cosma e Damiano. Cotesta di- confrontino queste parole colla pianta delineata nella

sposizione architettonica sembrerà nuova e strana tavola annessa a questi fogli fig. 3 , ed ognuno ne

in una sacra basilica ; e fa d' uopo eh' io ne renda vedrà quivi il commento monumentale nell' aula A

ragione agli studiosi della cristiana architettura. La posta dietro V abside comunicante con questa per

cosa panni assai facile. La chiesa dedicata dal quarto tre aperture, una delle quali dietro la sedia medesi-

Felice non fu divisa in navi; talché l'aula principale ma del pontefice.

della medesima dovette essere tutta occupata dagli uo- Adunque il terzo edificio, ossia il presunto im-
mini, ed equivalere a quella, che nelle basiliche so- plum Romae del secolo VI, fò parte integrante della
leva essere chiamata pars virorum. Resta , che alla chiesa costruita dal predetto pontefice. Così, che il tem-
pars mulierunt , ossia al matroneo , fosse destinata pio rotondo abbia fatto parimente parte della mede-
l'aula dietro l'abside. Ma si dirà essere senza esem- sima, lo testifica la vita di Sergio I %. XIII, ove è
pio e poco credibile, che le matrone siano state rac- narrato, che trullam ejusdem ecclesiae fu coperto di
colle dietro il santuario e dietro la sedia medesima lamine plumbee. La ragione di cotesta copertura parmi
del pontefice. Or bene io rispondo , che se nello essere stata l'avere quella cupola poco prima perdute
stato attuale delle basiliche di Roma non vediamo le sue tegulae aereae sotto l'impero d'Eraclio, come
traccia di siffatta disposizione, sappiamo però dalla leggiamo nella vita di Onorio I §. II, ove i codici
storia ch'essa fu adottata negli antichi secoli; e sarà hanno la consueta variante del templum Romuli o Ro-
un novello pregio delle notizie rivelateci dalla scheda mete. Da tutto ciò potrebbe a taluno venire in pen-
panvinianal'averci esse additato un campione di chiesa siero, che la celebre appellazione in tribus fatis data
del secolo sesto col matroneo dietro l'abside e dietro una sola volta nel libro pontificale alla nostra chie-
la cattedra pontificale. Imperocché nella v'ita di Pa- sa (2), e che altri vollero emendare tribus foris, sia
squale I leggiamo, che così fu collocato quondam il da mutare in tribus fanis. Questa però sarebbe con-
matroneo nella basilica liberiana ricostruita dal papa gettura vanissima: essendo certo, che l'in tribus fatis
Sisto III nel secolo V. Ecco le parole del biografo è denominazione autentica; e non fu propria dei tre edi-
pontificio: idem summus pontifex ecclesiam s. Mariae fici, che ho illustrato, ma d'un lungo tratto del foro (3).

ad Praesepe cernens quondam tali more constructam, _____

ut post sedem pontificis mulieres ad sacra missarum ,;, r i : • t;v. ra ,

' ' • , • . I Lri- poni, in Paschah I §. a\.\.

solemnia stantes prope assistere juxta pontificali vi- (2j Lib in Hadriano §- IAXVI.

derenlUT, ita Ut SI ahqtlld Colloqui politifex CUm SlllS {3) V. Horkel nel Bull. deH'Ist, di corrisp. arch. aa. 1844.

L'epitaffio di Teofilaito arcidiacono napolitano, e la scoperta d'uu cubicolo

dipinto nelle catacombe di s. Severo in Napoli,

11 eh. sig. D. Gennaro Galante in giovane età ot- interi. La quale lacuna il valoroso editore ha supplito
timi saggi ci ha dato dei suoi studii archeologici e con grande sagacia e felicità ; superando una prova
ci promette una completa illustrazione dei cristiani assai difficile a qualsivoglia anche peritissimo nell'ibri-
monumenti di Napoli , troppo fin qui negletti e dai da epigrafia del secolo VII, mista di forinole antiche
dotti medesimi poco o male conosciuti. Egli leste ha e di nuove, classiche e barbare, e fluttuante tra le non
pubblicato 1' epitaffio di Teofilaito arcidiacono della obliterate tradizioni del prisco stile e l'incipiente pre-
chiesa di Napoli nel secolo VII (1), del quale io detti dominio delia letteraria rozzezza del medio evo. Ecco
nn cènno nel Culìettino dello scorso anno pag. 11. il testo dell'epigramma colla sua prosa cronologica,
L'iscrizione è metrica e prolissa, secondo il gusto di secondo la lettura ed i supplementi del Galante : la
quell'età; ma ne sono stati rinvenuti soltanto i prin- precisa distribuzione delle linee, gli spazii delle lacu-
cipii ed i finali degli esametri con i pentametri quasi ne , la bella e caratteristica paleografia si veggano

dolorale di Teofilaito arcidiacono della chiesa di Na- da8» StudÌ0SÌ all'accurato disegno inciso IO rame a

poli nel secolo VII illustrata da Gennaro Asprènò Galante, Napoli 1S07. piò della dissertazione citata.
 
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