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Bullettino di archeologia cristiana — 5.1867

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Nr. 3 (Maggio e Giugno 1867)
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La catedra di s. Pietro nel Vaticano e quella del cemetero Ostriano
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Appendice alla descrizione della catedra vaticana
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https://doi.org/10.11588/diglit.17354#0050

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pari di qualsivoglia incontroverso e slabile punto
delle ecclesiastiche storie o delle civili. Perciò niuno
creda che io mi sia accinto a mendicare dall'archeo-
logia , dai tesli manoscritti , dalle tradizioni nuovi
sussidi ed argomenti per rischiarare o confermare ciò
che ogni buon critico dee tenere per sovrabbondan-
temente provato e dimostrato. Ma oltre i sostanziali
e precipui istorici capi del grande avvenimento, molte
notizie gli antichi c'insegnano, molte tradizioni Roma
conservò nei prischi tempi ed in gran parte tuttora
conserva circa le date, le persone, i fatti, i luoghi,
i monumenti alle apostoliche memorie spettanti, che ab-
bisognano di esame, di discussione e di illustrazione.
È officio della critica e dell'archeologia indagare il

valore di quelle notizie e di quelle tradizioni, e rav-
vicinando a vicenda le più-disparate scoperte a po-
co a poco rischiararne le oscurità e ritrovarne le
origini. Spero, che il saggio datone in questi fogli
nel ragionamento sulle due catedre e sui due ospizii
apostolici persuaderà gli intelletti non preoccupati e
discreti, che l'esame di tanti dati diversi, e in parte
già da molti secoli posti in obblio, ci ha fatto scoprire
tra essi vincoli cronologici e storici e concordanze squi-
site; e che se quei dati avessero origini mitiche evenis-
sero da favolette a poco a poco immaginate e credute
l'indagine critica scoprirebbe in vece le parti d'un mo-
struoso corpo di notizie incoerenti, impossibili ad or-
dinare.

Appendice alla descrizione della catedra vaticana.

Dopo stampato il precedente ragionamento ho po-
tuto esaminare con ogni cura e da ogni lato la ca-
tedra vaticana. Per agevolare l'intelligenza dell'esame
fatto sarebbe opportuno un disegno ; ma la pubblica-
zione di questi fogli, che è già ritardata, non mi per-
mette di attendere il tempo necessario a prepararne
la delineazione. Mi contenterò adunque delle seguenti
avvertenze. Le parti della catedra intagliate in legno
d'acacia e adornate di liste eburnee sculte a rilievo
costituiscono tutto l'interno di essa e sono una vera
sedia di stile bizantino. Le lastre d'avorio, sulle quali
sono incavate le figure delle erculee imprese, coprono
il telaio anteriore e non furono fatte per esso, ma ad
esso applicale. Le liste scolpite a rilievi sono adattate
e proprie ad ogni membro dell'architettura della sedia;
e non le posso stimare più antiche e adoperate prima ad
altro uso. Nei rabeschi di quelle scullurine sono ef-
figiati combattimenti di animali, di centauri, di uo-
mini; e nel mezzo della fascia orizzontale del timpano,
nel luogo cioè più degno e centrale, è ritratto il bu-
sto d'un imperatore coronato stringente colla destra lo
scettro, che è rotto, colla sinistra il globo; ha sul volto
i soli raustacci senza barba: forse è un Carlo magno

o uno dei primi successori di lui. Due angeli , uno
per parte, gli offrono ciascuno una corona; altri due
angeli seguono nella stessa guisa portanti ciascuno una
palma. L'arte delle sculture eburnee e dei rabeschi
mi sembra benissimo convenire all' età del rinnovato
impero occidentale. Questa sedia è stretta e chiusa den-
tro l'armatura di quercia assai corrosa, che è composta
dei quattro pilastri, ossia dei piedi anteriori, dei po-
steriori coi sostegni del dossale e delle aste orizzontali
che legano quegli assi. Alcune delle aste di quercia
mancano e sono state sostituito da altre di acacia ; del
medesimo legno , cioè , nel quale è tagliata la sedia
interiore. Ai pilastri di quercia sono infissi gli anelli
di ferro, che rendevano gestatoria la sedia. Ognuno
intende rimanere fermo quanto sopra ho disputato ,
le testimonianze istoriche certificanti, che fino dai se-
coli più remoti la catedra di s. Pietro nel Vaticano
fu visibile a tutti e in solenni modi da ogni pontefice
adoperata, non poter essere applicate alle parti interne
della sedia tagliate in acacia e adorne di avorii, ma
solo alle esterne e disadorne ; alle quali altresì con-
viene la descrizione fattane da Ennodio nelle due pa-
role sella gestatoria.
 
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