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provenivano dal concorso di molla gente in que' sili.
Poi prosegue :

Ma l'uso de' bagni seguitava anche al tempo del
Petrarca: e quando per comune opinione era riputata
infetta quell'aria, i bagni erano frequentati da'più vi-
cini. Vidi rupes, dice, undique liquorem saluberrìmum
siillanles, et cunclis olim morborùm generibus omnipa-
renlis nalurae munera adhibita posi medicorum invi-
diam, ut memorant, confusa bahiea, ad quae tamen nunc
eliam fmilimis urbibus ingens omnis sexus aelalisque
concursus est. Ancor dopo il tempo del Pontano è sa-
puto l'uso de'bagni, perchè il Capaccio al principio
del secolo XVII dice che i medici al suo tempo ordi-
navano i bagni di Baia, sebbene soggiunge, eh' egli
non gli ha veduti profittare ad alcuno. Medici hoc
tempore ... cum nihil reliqui habeant medendis corpo~
ribus, vel cum reipsa ignorali quo morbi genere aegri
sint affecli, ad aquas Baianas eos rejiciunt, quas ne-
mini unquam prodesse cognovi.

Ma il portarsi di alcuni ai bagni al tempo del Pe-
trarca , e del Pontano, e ancora molto di poi, non
pruova la salubrità dell'aria , nè ha potuto riparare
la vaghezza de'signori non dico Romani, ma nò an-
che de* più vicini Napolitani a riedificare que' paesi,
ed a cercare di formare in que' luoghi anche villeg-
giature, come le avevano gli antichi. Leandro Alberti,
che pochi anni dopo il Pontano nel 1526 visitò per più
giorni distintamente que' luoghi, e ne descrive minu-
tamente tutti i rimasugli dell' antichità, ne piange da
per tutto le rovine, e la desolazione, non dà mai il
menomo cenno nè di pensieri di riedificazione, nè di
miglioramento dell' aria. Tanti scrittori Napolitani
hanno scritto lungamente di que' paesi, e nessuno ci
dà argomento di poter credere che al tempo del Pon-
tano vi si respirasse un' aria migliore.

Onde possiamo dire che non più servono a provare
la salubrità di Baia ne'tempi moderni gli scherzi poetici
del Pontano, che gli epistolari di Cicerone la sua in-
salubrità negli antichi, e conchiudere che l'aria di Baia
salutevole per tanti secoli cessò d'esserlo nel nono ,
nel decimo, nè più ha riacquistata la sua lodata sa-
lubrità.

p. Giovanni Akdres d.c.d.g.

Revisione della lapida di Campo Marino.

Il mio eh. amico sig. D. Luigi Marchesani, nomi-
nato in questi fogli altre volte, ne invia ora una esatta
revisione della lapida di Campo Marino pubblicata da
me sull'apografo comunicato dal eh. Caraba (Vedi
questo bull. an. I. p. 180). Le differenze che ne ri-
sultano sono. In tutta la iscrizione la lettera T comu-
nemente si eleva sulle altre. Nel v. 2. legge CON-
PROMISSO- - il v. 3. finisce in PROCVRATO- il
v.4. comincia REM- e legge assolutamente PAQVIVM
la voce VTRISQVE è divisa tra il verso 5. e 6. V-
TRISQ • - In fine del 6. l'M è assai più piccola delle
altre lettere-v. 8. HISTONIENSIVm - v. 10. La pie-
tra è rotta in due parti a traverso, onde son perite
alcune parti di lettere nelle linee 10,11,12,13, che
per altro son ben supplite nel primo apografo-v. 16.
legge CI ET TITV IA LACCILLAM : onde resta
confermata HERIANICI , e sorge una TITVrIAm
FLACCILLAM, che è la Proauclor di Tillio Sassio.
-v. 17. VELLANIAE corretto, e confermalo-v. 21.
FIGERET in luogo di ERIGEREI. - Questa revi-
sione ritiene APPARE! al v. 18, SCRITVS al 26,
COMMVNEM al 27. Tutta la leggenda è chiusa da
cornice, e la linea 32 è scritta su di essa in caratteri
più piccoli. Riportasi qui soltanto ■ • • M ERECTAM
PALVM AB EODE31 GALLO, e par che la seconda
parte di tutta V iscrizione fosse parimenti chiusa in
cornice : onde io mi persuado, che colla voce GALLO
debba esser finito interamente il senso del periodo ,
ossia del documento estratto dal libello, nel quale si
era registrato l'atto della prima limitazione. Appari-
scono finalmente i punti in fine dei versi 2,7,9,
10, 13, 17, 18, 20, 27, 28.

Garrccci.

Del Palalium e dello slagnum di Manica in Baia.

Nelle mie osservazioni intorno all' articolo del cav.
de Rossi ho dato ad alcuni versi di Giovenale un sen-
so, che nel contesto non può ammettere (bullelt. an.
I. p. 136). Or dichiarando questo sbaglio son con-
tento di compensarlo in ammenda con un passo di Lam-
 
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