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Instytut Sztuki (Warschau) [Editor]; Państwowy Instytut Sztuki (bis 1959) [Editor]; Stowarzyszenie Historyków Sztuki [Editor]
Biuletyn Historii Sztuki — 78.2016

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Śnieżyńska-Stolot, Ewa: L’iconografia «bizzarra» del dipinto la Madonna della Pergola
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https://doi.org/10.11588/diglit.71008#0039

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37

EWA ŚNIEŻYŃSKA-STOLOT
Cracovia
L 'iconografia «bizzarra»
del dipinto la Madonna della Pergola
La Madonna della Pergola, detta anche La Madonna dell 'Umiltd o La Madonna con
la mosca, conservata presso il Museo Civico di Pistoia (n. inv. 42), e un dipinto
a tempera grassa su tavola rettangolare collocata longitudinalmente e terminante
a semicerchio dalle misure 213 per 164 cm, siglato «B.D.P.»1 (ill. 1). Originariamente era
custodito presso 1'ospedale di Pergola, una cittadina vicino a Pistoia.
Il dipinto e composto da scene maggiori e minori. Al centro in basso si nota la Madonna
in abito rosso e in lungo manto che la copre dalia testa in giu. Maria, seduta in terra,
e rivolta a sinistra e regge con ambedue le mani Gesu Bambino, il quale ha il corpo rivolto
verso la madre ma la testa girata dalia parte opposta, con lo sguardo diretto verso lo spet-
tatore. Sull'avambraccio destro di Gesu Bambino si nota una mosca che viene osservata
dalla Madonna con gli occhi socchiusi (ill. 2).
Sull'asse sopra la testa della Madonna c'e un ragazzo in camicia bianca e giubba nera il
quale regge in mano una cesta di frutta (mela, mela cotogna, fichi, uva) e di fiori (un fiore
di zucchina, una rosa bianca appassita). Il ragazzo ha circa dieci anni, il suo viso e circon-
dato da una chioma di capelli chiari con la scriminatura nel mezzo; i capelli sono pettinati
alle estremita e ricadono sulle sue spalle formando un'acconciatura molto caratteristica2.
Il suo sguardo e rivolto verso 1'alto in direzione di San Bartolomeo che sta sul suo fianco
destro (ill. 3).
Piu sopra possiamo notare due scene minori, 1'una sopra 1'altra. A sinistra la scena
inferiore mostra alcune persone sedute sul banco: un bambino nudo con un mulinello in
mano ed una donna dai capelli lunghi e sciolti con un vestito di colore rosa con maniche

1 II dipinto e stato ristrutturato negli anni 1980-1981. Chiara D'AFFLITTO, "Sacra Conversazione con la Vergine in
Umilta con i Santi Bartolomeo, lacopo e Giovannino", [in:] L'etd di Savonarola, Fra Paolino e la pittura a Pistoia nel
primo '500, catalogo della mostra (Pistoia 1996) a cura di C. D'AFFLITTO, F. FALLETTI, A. MUZZI, Venezia 1996,
p. 224. Il dipinto effettivamente era seriamente rovinato e cio si evince dallo stato di conservazione della faccia di S.
Bartolomeo. In un periodo difficilmente individuabile il dipinto doveva essere tagliato a meta lungo il lato destro e la
conferma dell'ipotesi la si riscontra nelle parti tagliate: il nimbo e il capello di S. Giacomo, la gamba sinistra di S. Giovanni
Battista inclusa la fascia tenuta dal santo sulla quale si trovano le iniziali del pittore, nonche una parte del lato sinistro del
dipinto (un margine del libro di S. Bartolomeo). Il quadro e stato tagliato anche lungo la parte superiore, il che si deduce
dalla mancante ala destra dell'angelo. Originariamente le dimensioni del quadro erano probabilmente maggiori.

2 Alessandro NESI, "Michelangelo Membrini, Bernardino Detti, Zacchia il Vecchio e Benedetto Pagni. Note sulla
pittura tra Lucca e Pistoia nel Cinquecento", Arte Cristiana, v. 97, 2009, n. 855, p. 421, 1'autore identifica la figura come
una ragazza.
 
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