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Instytut Sztuki (Warschau) [Hrsg.]; Państwowy Instytut Sztuki (bis 1959) [Hrsg.]; Stowarzyszenie Historyków Sztuki [Hrsg.]
Biuletyn Historii Sztuki — 78.2016

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Śnieżyńska-Stolot, Ewa: L’iconografia «bizzarra» del dipinto la Madonna della Pergola
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https://doi.org/10.11588/diglit.71008#0052

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Ewa Śnieżyńska-Stolot

I riti di magia naturale rimangono legati alla teurgia del tardo platonismo e al cristiane-
simo, ragion per cui assumevano spesso tratti bigotti ed erano connessi con la medicina, la
produzione di talismani e di esorcismi eseguiti da religiosi di rango inferiore57. Esisteva
perfino una specie di magia dei talismani, le cui tracce si riscontrano egli amuleti e nei
talismani tenuti da S. Giovanni Battista58. I riti dovevano esser noti sia ad Antonio Detti
che a suo figlio Alessandro, "maestro di medicina e fisico", perche notizie in merito si
possono trovare nel trattato Pratica, scritto dal medico italiano Antonio Guainerio, morto
nel 144859.
Secondo D'Affitto 1'origine della "bizzarra" iconografia del dipinto della Pergola sa-
rebbe dovuta ad un evento successo nella famiglia Detti ed occorrerebbe dunque appro-
fondire 1'argomento del ragazzo con la canestra di frutti e i fiori come protagonista del
dipinto.
Antonio di Desiderio Detti aveva tre figli: Bernardino, pittore, Desiderio che rimane
ignoto e Alessandro, medico. A quanto pare il figlio maggiore fu Bernardino. Non ebbe
mai famiglia e, come risulta dal suo testamento scritto nel 1555 all'eta 57 anni, lascio in
eredita al figlio di suo fratello la casa natale ubicata vicino alla chiesa di S. Andrea a
Pistoia60. Possiamo ipotizzare che il ragazzo del dipinto sia il figlio illegittimo di Antonio
di Desiderio Detti. Se cosi fosse, perche il dipinto fu destinato alla cappella della chiesa di
SS. Giacomo e Filippo di Pergola e non ad una delle chiese di Pistoia, citta natale della
famiglia Detti? La genesi dell'opera dipinta nel 1523 non ebbe nulla a che fare con 1'epi-
demia, come si sosteneva finora, perche essa si diffuse solo negli anni 1530-1541. Pud
darsi che nell'ospedale di Pergola avessero salvato la vita del figlio di Antonio di Deside-
rio Detti messa in pericolo dalia donna che fingeva di essere sua madre, mentre il padre
ordino il dipinto fornendo inoltre il suo progetto.
Traduzione Katarzyna Maniowska

57 Richard KIECKHEFER, Magic in the Middle Ages, Cambridge 1989, pp. 3, 9, 12, 14; BOUDET, op. cit., pp. 386,
510-511.

58 BOUDET, op. cit., p. 144, il ruolo significativo svolge 1'opera di Pietro Abano di Padova intitolato Conciliator (p.
511).

59 BOUDET, op. cit., pp. 389-390.

60 NESI, "Nuovi documenti...", pp. 68-72; id., "Michelangelo Membrini...", p. 428, nota n.28. I figli minori di Antonio
Detti avevano alcuni figli; i figli di Desiderio erano Antonio, Jacopo Caterina, Lucrezia, Cosimo, Porzia, quelli di
Alessandro si chiamavano Elisabetta, Piera, Antonio, Caterina (BRUSCHI, op. cit., pp. 11, 12).
 
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