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Instytut Sztuki (Warschau) [Editor]; Państwowy Instytut Sztuki (bis 1959) [Editor]; Stowarzyszenie Historyków Sztuki [Editor]
Biuletyn Historii Sztuki — 78.2016

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Nr. 2
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Miziołek, Jerzy; Sycha, Ewa [Contr.]: „"Chopin w salonie księcia Antoniego Radziwiłła”": Nowe odczytanie obrazu Henryka Siemiradzkiego
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https://doi.org/10.11588/diglit.71008#0284

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278

Jerzy Miziołek, Ewa Sycha

Congedandosi, la pricipessina gli diede in dono una
rosa bianca. E, sussurrando, gli disse: 'arrivederci'.
Purtroppo neanche due anni dopo corone di rose
bianche furono poste sulle bare di padre e figlia. 11
principe Radzwiłł, compositore del Faust, mori nel
1833, a Pasqua, a distanza di qualche mese seguito
dall'amatissima figlia."
Una lettura attenta di questo testo non pud
lasciare dubbi sul fatto che 1'opera commissionata
da Kozłowski e una visualizzazione particolarmente
riuscita del racconto, specialmente se ci soffer-
miamo su queste frasi: "Fryderyk Chopin ritorno a
Berlino nel salone del principe Antoni Radziwiłł.

Non era piu ił ragazzo timido della prima volta, era
ormai un giovane serio"; "[nella sala] si notavano il
vecchio Zelter, Humboldt, Bernard Klein, Ludwig
Berger, Varnhagen. Qua e la, belle come fiori,
brillavano donne incantevoli"; "accanto al piano-
forte stava a capo chino una venusta fanciulla.
Indossava un abito bianco, modesto" (Figg. 7-8).
Cosi il quadro in esame che rappresenta "il concerto
che non ci fu" divento uno straordinario ricordo dei
contatti fra il giovane Chopin, il principe Radziwiłł
e la sua talentuosa figlia, prematuramente scom-
parsa, nonche delle visite del compositore a Poznań
e a Berlino.
Traduzione di Leszek Kazana e Leonardo Masi
 
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