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GIUSEPPE
PASSERI
P I T T 0 R E.
avo rito dalla natura d’ un ingegno per- Giuseppe
fpicace , ed oltracciò affittito da un ottimo passeri
amorevol precettore , che non rifparmiò di-
ligenza ed attenzione nell’ inftruirlo , nè
incomodo nel condurlo in fua compagnia
ad olfervare fu’ dipinti de’ primi lumi del-
1’ arte il modo di efattamente operare , riu-
fcì alla fine quello pittore uno di quei va-
lentuomini , che con elegante pennello fep-
pero a maraviglia naturalizzare i corporei compolli , ed aggiu-
gner loro eziandio grazia , vaghezza e rilievo colla faggia dillri-
buzione dell’ ombre e de’ lumi , e di un armoniofo colorito .
Giuseppe Passeri ebbe il natale in Roma il dì 12.
di Marzo dell’anno 165'4. > e da Giovambatilla fuo zio ricevè
i precetti dell’ arte . Dillinguendo pertanto il giovanetto , che
la maniera di quel fuo congiunto non potealo condurre a quel
grado di operare , che bramava , proccurò di elfere ammollo
nella fioritilfima fcuola di Carlo Maratti , ficuro di acquiftarvi
quella franchezza e buon gufto di lludio , che nella maggior
parte degli allievi fuoi dilfondevafi . Ed in fatti nel corfo di
alcuni meli potè confolarfi , non folamente per aver apprefo
quanto bramava ; ma ancora pel vantaggio riportato fopra di-
verti condifcepoli meno attenti , e per effer pailato ad uguaglia-
re i più valorofi .
Oflervando il Maratti il grand’ avanzamento , che giornal-
mente faceva lo fpiritofo Palferi , ordinogli , che a fue fpefe
copiaffe le più rare e llupende opere , che in Roma efillono .
Indi fopra ciafchedun difegno facevagli efaminar 1’ originale , e
con ambedue fotto gli occhi 1’ induceva a reflettere full’ ele-
zione
GIUSEPPE
PASSERI
P I T T 0 R E.
avo rito dalla natura d’ un ingegno per- Giuseppe
fpicace , ed oltracciò affittito da un ottimo passeri
amorevol precettore , che non rifparmiò di-
ligenza ed attenzione nell’ inftruirlo , nè
incomodo nel condurlo in fua compagnia
ad olfervare fu’ dipinti de’ primi lumi del-
1’ arte il modo di efattamente operare , riu-
fcì alla fine quello pittore uno di quei va-
lentuomini , che con elegante pennello fep-
pero a maraviglia naturalizzare i corporei compolli , ed aggiu-
gner loro eziandio grazia , vaghezza e rilievo colla faggia dillri-
buzione dell’ ombre e de’ lumi , e di un armoniofo colorito .
Giuseppe Passeri ebbe il natale in Roma il dì 12.
di Marzo dell’anno 165'4. > e da Giovambatilla fuo zio ricevè
i precetti dell’ arte . Dillinguendo pertanto il giovanetto , che
la maniera di quel fuo congiunto non potealo condurre a quel
grado di operare , che bramava , proccurò di elfere ammollo
nella fioritilfima fcuola di Carlo Maratti , ficuro di acquiftarvi
quella franchezza e buon gufto di lludio , che nella maggior
parte degli allievi fuoi dilfondevafi . Ed in fatti nel corfo di
alcuni meli potè confolarfi , non folamente per aver apprefo
quanto bramava ; ma ancora pel vantaggio riportato fopra di-
verti condifcepoli meno attenti , e per effer pailato ad uguaglia-
re i più valorofi .
Oflervando il Maratti il grand’ avanzamento , che giornal-
mente faceva lo fpiritofo Palferi , ordinogli , che a fue fpefe
copiaffe le più rare e llupende opere , che in Roma efillono .
Indi fopra ciafchedun difegno facevagli efaminar 1’ originale , e
con ambedue fotto gli occhi 1’ induceva a reflettere full’ ele-
zione