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ADRIANO
VANDER WERFF
P I T T 0 R E.
anno gl’ intendenti ravvifato un complelfo‘~——
d’ ottime parti nell’ invenzione , e nel co- vander
lorito di quello diligente pittore, che ebbe Wewf
in forte di poter far valutare a caro prez-
zo la propria indullria , e la foverchia lun-
ghezza di tempo , che nel terminare i
iuoi dipinti poneva ; laonde fe una tale
lludiofa attenzione a tant’altri valentuomi-
ni arrecò fommo pregiudizio , e fu moti-
vo della loro miferia , quello avventurato artefice potè glo-
riarfi d’ averne ricavati utili llraordinarj , protezione de’ gran-
di , generofi ftipendj , e decorofo credito al di lui nome .
Da nobil famiglia della città di Rotterdam tralfe il natale
10 {limato profelfore Adriano Vander Werff 1’ anno i 659.
11 padre fuo avendo ben confiderata la naturale inclinazione ,
che il figliuolo avea pel difegno , lo fece prima inltruire dal
ritrattifta Picolet , indi accomodollo nella fcuola dell’ accredi-
tato maellro Angiolo Andrea Vander Neer (-> . L’ attenzione,
e 1’ affetto del precettore per quello fuo allievo pafsò in un
forte impegno di rilevarlo ornato di peregrine cognizioni ; ed
in fatti dopo d’ avergli fatto fludiare il più raro , che fi ritro-
vava ne’ gabinetti di quella città , volle che imitalfe un qua-
dro di Francefco Mires (») , il di cui Itile rendevafi a tutti gli ,
liudenti difficiliflimo . Accettando volentieri Adriano la com-
millìone , proccurò di riufcir con tutta 1’ immaginabil felicità
ed imitazione nell’ azzardofo cimento , come appunto feguì ;
poiché condulfe al fuo defiderato fine quell’ opera con un ap-
plaufo indicibile sì del maellro , che degli fcolari , ed ezian-
dio di tutti i dilettanti.
Paf-
( 1 ) Le notìzie di quello pittore v. fopra alla pag. 2 5. ( 2) V. quanto fi è detto nel Voi. ni. di quella Serie .
ADRIANO
VANDER WERFF
P I T T 0 R E.
anno gl’ intendenti ravvifato un complelfo‘~——
d’ ottime parti nell’ invenzione , e nel co- vander
lorito di quello diligente pittore, che ebbe Wewf
in forte di poter far valutare a caro prez-
zo la propria indullria , e la foverchia lun-
ghezza di tempo , che nel terminare i
iuoi dipinti poneva ; laonde fe una tale
lludiofa attenzione a tant’altri valentuomi-
ni arrecò fommo pregiudizio , e fu moti-
vo della loro miferia , quello avventurato artefice potè glo-
riarfi d’ averne ricavati utili llraordinarj , protezione de’ gran-
di , generofi ftipendj , e decorofo credito al di lui nome .
Da nobil famiglia della città di Rotterdam tralfe il natale
10 {limato profelfore Adriano Vander Werff 1’ anno i 659.
11 padre fuo avendo ben confiderata la naturale inclinazione ,
che il figliuolo avea pel difegno , lo fece prima inltruire dal
ritrattifta Picolet , indi accomodollo nella fcuola dell’ accredi-
tato maellro Angiolo Andrea Vander Neer (-> . L’ attenzione,
e 1’ affetto del precettore per quello fuo allievo pafsò in un
forte impegno di rilevarlo ornato di peregrine cognizioni ; ed
in fatti dopo d’ avergli fatto fludiare il più raro , che fi ritro-
vava ne’ gabinetti di quella città , volle che imitalfe un qua-
dro di Francefco Mires (») , il di cui Itile rendevafi a tutti gli ,
liudenti difficiliflimo . Accettando volentieri Adriano la com-
millìone , proccurò di riufcir con tutta 1’ immaginabil felicità
ed imitazione nell’ azzardofo cimento , come appunto feguì ;
poiché condulfe al fuo defiderato fine quell’ opera con un ap-
plaufo indicibile sì del maellro , che degli fcolari , ed ezian-
dio di tutti i dilettanti.
Paf-
( 1 ) Le notìzie di quello pittore v. fopra alla pag. 2 5. ( 2) V. quanto fi è detto nel Voi. ni. di quella Serie .