G I O.
L I
S TE
F A N O
O T A R D
PITTORE.
on fon rari gli efempj d’ illuftri artefici , e’==-
d, 11 • r rr 1 Gio. Stefano
eccellenti proiettori in qualunque gene- liotard
re di liberal difciplina , 1’ ingegno de’ qua-
li fe folle rimafo fepolto , o forzatamente
applicato a quegli efercizj , che vennero
ad elfi deftinati da’ genitori , farebbe fenz’
alcun fallo tettato il mondo privo di mol-
te opere di fommo pregio , e gli fpiriti
più brillanti arricchiti di particolari prero-
gative*, perdendofi inutilmente , e contro lor voglia fra diver-
fe occupazioni non punto confacevoli all’ interna difpofizione
dell’ animo , fi farebbero per tal cagione illanguiditi fenza far
fralle genti alcuna luminofa comparfa . Stabilito pertanto un
tal ragionevol principio , dedur fi può francamente , che il va-
lentuomo Gio. Stefano Liotard , che formato era dalla *
natura per maneggiare i colori , fe aveffe fortito un genitore ,
che oftinato fi fotte nel farlo attendere , come avea già (labil-
mente propofto , a’ traffichi mercantili , non farebbe forfè per-
venuto a sì alto grado di reputazione , e d’ onore , e farebbe
certamente mancato all’ arte della pittura quel nuovo ornamen-
to e fplendore , che vagamente le arrecano i di lui fingolari ,
e maravigliofi dipinti .
Nel mefe di Dicembre dell’anno 1702. nacque in Gine-
vera il valente artefice Gio. Stefano Liotard , ed effendo per-
venuto all’ età capace di ragione , e di chiaro difcernimento ,
1’ aveva il padre , come s’ è detto , già deftinato all’ efercizio
della mercatura ; ma difliiafo pofcia dagli amici dal volere fta-
bilire una tal profeffione al figliuolo , che fin d’ allora dimo-
ftrava una particolare inclinazione all’ arte della pittura , final-
Vol. Ih Mm mente
L I
S TE
F A N O
O T A R D
PITTORE.
on fon rari gli efempj d’ illuftri artefici , e’==-
d, 11 • r rr 1 Gio. Stefano
eccellenti proiettori in qualunque gene- liotard
re di liberal difciplina , 1’ ingegno de’ qua-
li fe folle rimafo fepolto , o forzatamente
applicato a quegli efercizj , che vennero
ad elfi deftinati da’ genitori , farebbe fenz’
alcun fallo tettato il mondo privo di mol-
te opere di fommo pregio , e gli fpiriti
più brillanti arricchiti di particolari prero-
gative*, perdendofi inutilmente , e contro lor voglia fra diver-
fe occupazioni non punto confacevoli all’ interna difpofizione
dell’ animo , fi farebbero per tal cagione illanguiditi fenza far
fralle genti alcuna luminofa comparfa . Stabilito pertanto un
tal ragionevol principio , dedur fi può francamente , che il va-
lentuomo Gio. Stefano Liotard , che formato era dalla *
natura per maneggiare i colori , fe aveffe fortito un genitore ,
che oftinato fi fotte nel farlo attendere , come avea già (labil-
mente propofto , a’ traffichi mercantili , non farebbe forfè per-
venuto a sì alto grado di reputazione , e d’ onore , e farebbe
certamente mancato all’ arte della pittura quel nuovo ornamen-
to e fplendore , che vagamente le arrecano i di lui fingolari ,
e maravigliofi dipinti .
Nel mefe di Dicembre dell’anno 1702. nacque in Gine-
vera il valente artefice Gio. Stefano Liotard , ed effendo per-
venuto all’ età capace di ragione , e di chiaro difcernimento ,
1’ aveva il padre , come s’ è detto , già deftinato all’ efercizio
della mercatura ; ma difliiafo pofcia dagli amici dal volere fta-
bilire una tal profeffione al figliuolo , che fin d’ allora dimo-
ftrava una particolare inclinazione all’ arte della pittura , final-
Vol. Ih Mm mente