2 07
T O M M A S O
MURRAY
vanto biasimevole , e affatto indegna di“
un animo colto e gentile , comecché fot- Murray
nito di rare qualità , ed egregie prerogati-
ve , da ciafcuno vien reputata la troppo
vantaggiata (lima di fe medefimo , e la ri-
cercata lode ed applaufo per 1’ opre fue ;
altrettanto con ogni ragione s’ ammira e
s’ apprezza il pregiabil contegno di que-
gl’ intigni profeffori , che non mai profe-
rendo alcun detto a fine di procacciarli 1’ altrui eftimazione , e
fenza far pompa colle parole del proprio fapere , proccurano ,
che 1’ opere loro da per fe fteffe dimoftrino al pubblico la pe-
rizia e il valore di chi le produlfe .
Tale appunto fu la prudente continuata condotta dell’ ec-
cellente pittore Tommaso Murray, il quale avendo appre-
fo dal fuo valorofo maeftro 1’ aureo precetto , che 1’ opere fa-
lò , non già le parole , e le ingrandite promeffe , fanno diftin-
guere i valentuomini , non mai prevenne la mente de’ concor-
renti con lodi della propria abilità , ma s’ affaticò di guada-
gnarci una giufta gloria , ed un credito univerfale coll’ elegan-
za , e perfetta bellezza de’ Cuoi lavori.
Oriundo da un’ antica e diftinta famiglia della Scozia ivi
nacque il braviffimo artefice Tommafo Murray verfo 1’ anno di
noftra fallite 1666. , e conofcendo che la fua naturale inclina-
zione lo portava allo ftudio della pittura , per apprender quel-
1’ arte s’ incamminò a Londra , dove ebbe in forte d’ aver per
direttore il celebre ritrattifta Giovanni Riley pittor primario
del Re Carlo II. , e fuccelfore in quel pofto al rinomato Pie-
tro Lely ( « ).
Sic-
(i) Di quello pittore v. il Voi. il, di quella Serie alia pag. 543.
T O M M A S O
MURRAY
vanto biasimevole , e affatto indegna di“
un animo colto e gentile , comecché fot- Murray
nito di rare qualità , ed egregie prerogati-
ve , da ciafcuno vien reputata la troppo
vantaggiata (lima di fe medefimo , e la ri-
cercata lode ed applaufo per 1’ opre fue ;
altrettanto con ogni ragione s’ ammira e
s’ apprezza il pregiabil contegno di que-
gl’ intigni profeffori , che non mai profe-
rendo alcun detto a fine di procacciarli 1’ altrui eftimazione , e
fenza far pompa colle parole del proprio fapere , proccurano ,
che 1’ opere loro da per fe fteffe dimoftrino al pubblico la pe-
rizia e il valore di chi le produlfe .
Tale appunto fu la prudente continuata condotta dell’ ec-
cellente pittore Tommaso Murray, il quale avendo appre-
fo dal fuo valorofo maeftro 1’ aureo precetto , che 1’ opere fa-
lò , non già le parole , e le ingrandite promeffe , fanno diftin-
guere i valentuomini , non mai prevenne la mente de’ concor-
renti con lodi della propria abilità , ma s’ affaticò di guada-
gnarci una giufta gloria , ed un credito univerfale coll’ elegan-
za , e perfetta bellezza de’ Cuoi lavori.
Oriundo da un’ antica e diftinta famiglia della Scozia ivi
nacque il braviffimo artefice Tommafo Murray verfo 1’ anno di
noftra fallite 1666. , e conofcendo che la fua naturale inclina-
zione lo portava allo ftudio della pittura , per apprender quel-
1’ arte s’ incamminò a Londra , dove ebbe in forte d’ aver per
direttore il celebre ritrattifta Giovanni Riley pittor primario
del Re Carlo II. , e fuccelfore in quel pofto al rinomato Pie-
tro Lely ( « ).
Sic-
(i) Di quello pittore v. il Voi. il, di quella Serie alia pag. 543.