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Moücke, Francesco [Hrsg.]; Franz [Gefeierte Pers.]
Museo Fiorentino Che Contiene I Ritratti De' Pittori: Consacrato Alla Sacra Cesarea Maestà Dell'Augustissimo Francesco I. Imperadore De' Romani Re Di Gerusalemme E Di Germania Duca Di Lorena E Di Bar Granduca Di Toscana ec. ec. ec. (Band 4) — Firenze: Moücke, 1762

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https://doi.org/10.11588/diglit.51528#0148

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ioo Serie de’ Ritratti di Pittori
r - " Elle (■), pittore nel concetto di molti di gran valore per Par-
Francesco , , r • ir . . . ° . r
Trevisani birraria difpofizione del ino dipingere , in cui ravvifavafi P in-
venzione di una maniera del tutto nuova , e affatto propria
de’ fuoi pennelli . Adattotà ben predo Francefco a feguitare lo
Itile ghiribizzofo dello Zanchi, e ad operare in conformità del-
la di lui inclinazione , e capriccio 5 dimodoché le tele , che
allora coloriva , erano apprezzatiffime per la perfetta fomiglian-
za che aveano con quelle del maeltro .
Non tralafciava però di applicarli anche full’ opere de’ pri-
mari artefici di quella fcuola , le quali conofceva affai bene ri-
tenere in fe fondamenti più (labili , ed inftrurtivi per erudire
la mente di uno attento , e ftudiofo offervatore dell’ ottimo ;
e diede ben tolto il Trevifani agli amatori dell’ arte molte
chiare ripruove del fuo buon gufto ed intelligenza ; ond’ è che
facilmente gli riufcì d’ acquetarli una vantaggiofa eftimazione
de’ naturali talenti ; e ciò fi conobbe dalla frequenza delle com-
miflioni, ed impegni , a’ quali fi (Indiò di corrifpondere colla
maggiore attenzione e diligenza , e colla più potàbile folleci-
tudine . Nel fervore però de' fuoi ftudj , ficcome dotato ritro-
vavafi di leggiadra avvenenza , e di un’ indole nobile e gene-
rosa , non tralafciò d’ attendere ancora a tutti gli efercizj ca-
vallerefchi per far comparire più brillanti e aggradevoli i na-
turali fuoi doni .
Non eravi in Venezia convenzione di allegra gioventù ,
in cui prima d’ ogn’ altro non foffe chiamato ; ed egli ogni
luogo condiva col fiale de’ fuoi piacevoli motti , delle fue face-
zie , e delle fue poefie , che con pari brio ed erudizione an-
dava talor componendo . Impiega va fi pure con molto applaufo
in recitare all’ improvvifo eroiche commedie , ed ameniffime
burlette ; talché erafi oramai Fenduto 1’ oggetto più caro e fol-
lazzevole di quella nobiltà .
Frequentando quelli piacevoli paffatempi una nobil giova-
ne Veneziana , quella fi fentì ben pretto con un potente infic-
ine e dolce incanto rapita dalla rara e vivace bellezza del no-
li ro pittore ; e quantunque egli con lei fingeffe in prin-
cipio una certa bizzarra dimollrazione d’ affetto , trovoffi alla
fine della medefima ardentemente invaghito. Continuarono am-
bedue

(a) Le notizie di intorno Zancbì da Efte v. nel @cc<
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