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https://doi.org/10.11588/diglit.51528#0212
148 Serie de’ Ritratti di Pittori
nacque in Venezia 1’ anno 1659. Quelli dopo d’ eflerfi fervilo
cassana de’ precetti ricevuti dal padre , pafsò con ingegnofa indullria,
e ftraordinaria applicazione a impoffeflarfi del più erudito nel-
1’ arte , enervato dal più bello e perfetto della natura ; laonde
per la vaghezza del colorito , e per la leggiadria delle fue fi-
gure meri rolli la (lima di valorofo e intelligente profeflbre ;
anzi che la feelta elezionè de’ fuoi componimenti già lo avea
pollo in grado , che i Principi lleffi ricercavano le di lui ope-
re , per ornare con effe i loro gabinetti , e defideravano fo-
prattutto la propria effigie colorita fulla tela da’ vivaciffimi
pennelli di Niccoletto , il quale in tal genere di pitture fem-
brava , che non avelie in quei tempi 1’ uguale .
A tal fine il Granprincipe Ferdinando di Tofcana gran
conofcitore , e mecenate degli uomini di merito in ogni pro-
feffione , lo invitò alla fua corte , e fi fece da lui ritrarre in
figura intera al naturale fino al ginocchio con armatura di fer-
ro , e col ballon di comando . Volle parimente , che rappre-
fentaffe nella medefima grandezza la Granprincipefla Violante di
Baviera fua conforte , aggiungendo in quello ritratto un putti-
no , che le prefenta fopra una guantiera alquanti gelfomini del
Gimè , col dimoftrare inoltre in lontananza un vafo con pianta
de’ medefimi gelfomini ; e della prefata Granprincipeffa replicò
pure 1’ effigie in atto di federe con un canino da camera ,
che le ripofa in braccio, fingendo nella veduta un paefe con
varie architetture .
Altri furono i ritratti di particolari perfone, che di volon-
tà dello Iteflo Granprincipe il Gallina dipinfe , fra’quali fi con-
tano quello di Ferdinando Ridolfi Gentiluomo della fua came-
ra in abito da caccia , e quelli pure di Zigolino , e di Tortel-
lo , uomini faceti di quella Corte , con veftimenti da cacciato-
ri , e con cani intorno , lepri , ed uccelli. Ritraile parimente
in figura al naturale un foldato Alemanno della Guardia Reale ,
di feroce afpetto , e tutto armato di ferro ; ed in mezza figura
efprefle un cortigiano col compaflo nella lìniflra , e nella delira
colla fpada nuda (« ).
Dipinfe inoltre una Venere nuda fedente fopra il letto
con un piede pofato fui pavimento , e in figura maggiore del
na-
(1) I foprammemorati ritratti confervanfi nelle ftanze del Palazzo de’ Pitti.
nacque in Venezia 1’ anno 1659. Quelli dopo d’ eflerfi fervilo
cassana de’ precetti ricevuti dal padre , pafsò con ingegnofa indullria,
e ftraordinaria applicazione a impoffeflarfi del più erudito nel-
1’ arte , enervato dal più bello e perfetto della natura ; laonde
per la vaghezza del colorito , e per la leggiadria delle fue fi-
gure meri rolli la (lima di valorofo e intelligente profeflbre ;
anzi che la feelta elezionè de’ fuoi componimenti già lo avea
pollo in grado , che i Principi lleffi ricercavano le di lui ope-
re , per ornare con effe i loro gabinetti , e defideravano fo-
prattutto la propria effigie colorita fulla tela da’ vivaciffimi
pennelli di Niccoletto , il quale in tal genere di pitture fem-
brava , che non avelie in quei tempi 1’ uguale .
A tal fine il Granprincipe Ferdinando di Tofcana gran
conofcitore , e mecenate degli uomini di merito in ogni pro-
feffione , lo invitò alla fua corte , e fi fece da lui ritrarre in
figura intera al naturale fino al ginocchio con armatura di fer-
ro , e col ballon di comando . Volle parimente , che rappre-
fentaffe nella medefima grandezza la Granprincipefla Violante di
Baviera fua conforte , aggiungendo in quello ritratto un putti-
no , che le prefenta fopra una guantiera alquanti gelfomini del
Gimè , col dimoftrare inoltre in lontananza un vafo con pianta
de’ medefimi gelfomini ; e della prefata Granprincipeffa replicò
pure 1’ effigie in atto di federe con un canino da camera ,
che le ripofa in braccio, fingendo nella veduta un paefe con
varie architetture .
Altri furono i ritratti di particolari perfone, che di volon-
tà dello Iteflo Granprincipe il Gallina dipinfe , fra’quali fi con-
tano quello di Ferdinando Ridolfi Gentiluomo della fua came-
ra in abito da caccia , e quelli pure di Zigolino , e di Tortel-
lo , uomini faceti di quella Corte , con veftimenti da cacciato-
ri , e con cani intorno , lepri , ed uccelli. Ritraile parimente
in figura al naturale un foldato Alemanno della Guardia Reale ,
di feroce afpetto , e tutto armato di ferro ; ed in mezza figura
efprefle un cortigiano col compaflo nella lìniflra , e nella delira
colla fpada nuda (« ).
Dipinfe inoltre una Venere nuda fedente fopra il letto
con un piede pofato fui pavimento , e in figura maggiore del
na-
(1) I foprammemorati ritratti confervanfi nelle ftanze del Palazzo de’ Pitti.