FIGURA ORANTE
CON EPITAFFIO DELLA FANCIULLA YENERIOSA
NEL CIMITERO DI S. ERMETE
(y. Tav. 1).
Fin dal mese di gennaio del 1896 venne in luce un titoletto
marmoreo dalle terre negli scavi al cimitero di s. Ermete sulla
Salaria vecchia: è una piccola orante in bassorilievo, di cui
si da la riproduzione nella Tavola I8. Prego il lettore di darvi
una breve occhiata, e leggerne la facile iscrizione, prima di
passar oltre.
Con ciò posso dispensarmi dalla minuta descrizione della
medesima, cominciando subito dal notare quelle cose che mi
sembrano più degne di osservazione.
Cotesta tavoletta in marmo, alta m. 0,24 e altrettanto larga,
fu certamente affissa in fronte a un loculo, siccome dimostra la
calce aderente ancora nell’angolo inferiore a sinistra, e altre varie
tracce intorno: verosimilmente occupò il centro del loculo me-
desimo, chiudendosene le parti laterali con altre due lastrine
di marmo, o anche di terra cotta, forse anepigrafi.
La defunta, siccome dice l’iscrizione, fu una bambina di
recente battezzata {neofita) e volatasene al cielo nella tenera
età di sei anni. Ella aveva nome Veneriosa, che nell’iscrizione,
per il noto scambio della V in B, e viceversa, è detta Bene-
odiosa, ove però lo scalpellino incise per isbadataggine BCNE-
RIOSA. Forse volle incidere una E lunata; ma dimenticò la
lineetta orizzontale nel mezzo.
CON EPITAFFIO DELLA FANCIULLA YENERIOSA
NEL CIMITERO DI S. ERMETE
(y. Tav. 1).
Fin dal mese di gennaio del 1896 venne in luce un titoletto
marmoreo dalle terre negli scavi al cimitero di s. Ermete sulla
Salaria vecchia: è una piccola orante in bassorilievo, di cui
si da la riproduzione nella Tavola I8. Prego il lettore di darvi
una breve occhiata, e leggerne la facile iscrizione, prima di
passar oltre.
Con ciò posso dispensarmi dalla minuta descrizione della
medesima, cominciando subito dal notare quelle cose che mi
sembrano più degne di osservazione.
Cotesta tavoletta in marmo, alta m. 0,24 e altrettanto larga,
fu certamente affissa in fronte a un loculo, siccome dimostra la
calce aderente ancora nell’angolo inferiore a sinistra, e altre varie
tracce intorno: verosimilmente occupò il centro del loculo me-
desimo, chiudendosene le parti laterali con altre due lastrine
di marmo, o anche di terra cotta, forse anepigrafi.
La defunta, siccome dice l’iscrizione, fu una bambina di
recente battezzata {neofita) e volatasene al cielo nella tenera
età di sei anni. Ella aveva nome Veneriosa, che nell’iscrizione,
per il noto scambio della V in B, e viceversa, è detta Bene-
odiosa, ove però lo scalpellino incise per isbadataggine BCNE-
RIOSA. Forse volle incidere una E lunata; ma dimenticò la
lineetta orizzontale nel mezzo.