Nuovo bullettino di archeologia cristiana: ufficiale per i resoconti della Commissione di Archeologia Sacra sugli Scavi e su le Scoperte nelle Catacombe Romane (7.1901)

IL CULTO DI S. VITTORE A RAVENNA

Fra le tante anomalìe che s’incontrano nel martirologio gero-
nimiano v’è questa, che nei giorni 24, 25 e 26 gennaio l’indica-
zione topografica di Ravenna sta sempre davanti a nomi di Santi,
i quali, secondo ogni verisimiglianza, come ora dirò, nessuna
relazione possono avere con quella città.

Il giorno 24 nel codice di B(erna) e nel codice di W(eis-
senburg) si trova : Ravenna, Saturnini, Marini, Dati, Saturi,
labelli, Gudodiai, Geliani, Hermetis, Bastasi confess., Mim-
mae, Vincentine. Da questo gruppo tolgo tosto Ermete, che nel
codice di Epternach è preceduto dalla vera sua indicazione topo-
grafica, cioè : JRomae in Via Salaria \ Tolgo eziandio S. Eu-
stasio confessore, che niuno mai pensò di attribuire a Ravenna,
e neppure si può ascrivere al gruppo degli altri Santi, in mezzo
a cui esso è nominato, che sono martiri africani. Egli è cer-
tamente un santo abate di Digione, vissuto nel secolo V, la
cui festa si celebra il 3 di gennaio 2. Che gli altri Santi siano
martiri d’Africa apparisce dalla ripetizione dei loro nomi nella
lunga lista di martiri africani, riferita in parte da E nel giorno 26,
e più distesamente da B e W il giorno 27. L’unico di essi, che
potrebbe forse non appartenere all’Africa ed esser dato a Ra-
venna, sarebbe Saturnino, che non è ripetuto nè il 26 nè il 27.
Ma che Saturnino si deva aggruppare con Marino, Dato e gli
altri, apparisce da E, che lo stesso giorno 24 lo nomina con i

1 Indicherò questi tre codici dalle loro iniziali B, E, W.

2 Bollandisti, tomo I di gennaio, pag. 1090.

NUOVO BULL. D’ARCH. CRIST. — Anno setti:

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