INVENTARIO
DEI SIGILLI IMPRESSI SULLE TEGOLE DEL TETTO
DI S. CROCE IN GERUSALEMME IN ROMA
Dopo quanto ho scritto sui sigilli doliari di s. Maria Mag-
giore e di s. Martino ai Monti, l’inventario di quelli della basi-
lica Sessoriana si presenta, più delle altre raccolte, ricco per la
varietà degli esemplari.
Tale dovizia in parte riguarda i bolli del quinto secolo e i
posteriori; ed è documento di restauri condotti nella basilica
nell’alto Medioevo, specialmente durante il regno di Teodorico,
il quale, come è noto, curò con grande interesse le condizioni
edilizie di Roma, e diede impulso a quel rinascimento che ai
suoi tempi si venne manifestando.
Per ciò che poi riflette i sigilli dei tempi più antichi, la
varietà straordinaria che ce ne offre il tetto della basilica di
s. Croce in Gerusalemme richiama osservazioni già fatte nella
illustrazione degli altri inventari.
Anche qui predominano i materiali della fine del secolo
secondo : ed a questo proposito abbiamo già notato altrove, come,
dopo i grandi lavori compiuti in Roma sotto l’impero di Adriano,
le officine, ampliate e moltiplicate a seconda delle esigenze nuove,
continuassero a produrre una quantità di materiale eccedente il
bisogno; che poi rimase inoperoso nei molti horrea, dei quali
ci è conservata memoria anche in alcuni sigilli doliari.
Comunque, questo è uno dei punti sui quali converrà ritor-
nare allorché dai materiali diligentemente raccolti sia possibile
DEI SIGILLI IMPRESSI SULLE TEGOLE DEL TETTO
DI S. CROCE IN GERUSALEMME IN ROMA
Dopo quanto ho scritto sui sigilli doliari di s. Maria Mag-
giore e di s. Martino ai Monti, l’inventario di quelli della basi-
lica Sessoriana si presenta, più delle altre raccolte, ricco per la
varietà degli esemplari.
Tale dovizia in parte riguarda i bolli del quinto secolo e i
posteriori; ed è documento di restauri condotti nella basilica
nell’alto Medioevo, specialmente durante il regno di Teodorico,
il quale, come è noto, curò con grande interesse le condizioni
edilizie di Roma, e diede impulso a quel rinascimento che ai
suoi tempi si venne manifestando.
Per ciò che poi riflette i sigilli dei tempi più antichi, la
varietà straordinaria che ce ne offre il tetto della basilica di
s. Croce in Gerusalemme richiama osservazioni già fatte nella
illustrazione degli altri inventari.
Anche qui predominano i materiali della fine del secolo
secondo : ed a questo proposito abbiamo già notato altrove, come,
dopo i grandi lavori compiuti in Roma sotto l’impero di Adriano,
le officine, ampliate e moltiplicate a seconda delle esigenze nuove,
continuassero a produrre una quantità di materiale eccedente il
bisogno; che poi rimase inoperoso nei molti horrea, dei quali
ci è conservata memoria anche in alcuni sigilli doliari.
Comunque, questo è uno dei punti sui quali converrà ritor-
nare allorché dai materiali diligentemente raccolti sia possibile