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Passeri, Giovanni Battista
Vite de' pittori, scultori ed architetti che anno lavorato in Roma, morti dal 1641 fino al 1673 — Rom, 1772 [Cicognara, 2344]

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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0022
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* DOMENICO
perta al fine dal Padre la poca inclinazione del siglio alla
letteratura, secegli domandare a che cosa desiderava applicarli,
ed egli manisestò d'etfer chiamato con violenza alla Pittura .
Concorse il Padre col parere degli amici ad aprire 1* adi-
to a quesio suo desiderio, ed applicatolo in tutta diligenza
a così beli' esercizio consegnollo , come dilli prima , a
Dionisio Calvart, e poi a Ludovico Caracci . In quefta_>
nuova applicazione del Zampieri mi viene avanti una
cosa molto difficile ad efser creduta , perchè vogliono
alcuni , eh' egli sacesse apparire sui principio in fe medefi-
mo una rozzezza del tutto incapace a ricevere qualunque
sorte d'insegnamento nella proseffione., e che di lui si te-
nette disperato il caso di potervi sar prositto d' alcuna sor-
te . Non posfo darmi ad intendere, che un talento così vi-
vo , ed un' ingegno così ben organizzato con sì buona dis-
posizione desie legno di tanta incapacità , come asseriseo-
no ; ma credo che quesio sia un' inganno di cognizione ,
perchè alcuni pretendono , che 1' apparenza d' un' indizio
spiritoso consìtta in una violenta dimoftrazione d' una subi-
ta vivacità , la quale è soggetta ad operare come il lam-
po , che dimoftra uno splendore così luminoso , e non è che
un baleno . Noi vediamo che una pianta , la quale nelle pri-
mizie della sua cultura manda in un fubito le foglie alla
luce , con la medesima celerità si sterilisce ; ma quello
quercie annose, che s'inalzano così superbe, hanno prima
di follevare le loro cime con molto tempo dilatate le ra-
dici per fabbricacene un fondamento corrifpondente alla lo-
ro elevazione. Perchè refti distrutta così fallace opinione
di quefio grand'uomo, egli medefìmo ne sece apparire le
pruove: poiché quando fu il tempo di far conoseere nell'ope-
re fu e quanto aveva guadagnato in quella fua taciturna len-
tezza , diè chiaramente a conofeere, che non era inferio-
re a quelli , che s' erano dimoftrati così pronti , e velo-
ci . Se pareva che nello ftile di difegnare egli fotte timi-
do ,
 
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