DOI Seite / Zitierlink:
https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0403
3§J
FRANCESCO BOROMINI
ARCHIT ETTO
Mori V Anno 1667.
Acque Francesco Boromini in Bissone luo-
go della Diocelì di Como nel Milanese il
dì 25. Settembre l'anno i^oo. Suo Padre
chiamava!! Domenico di cognome Cartello,
e dopo passò a quello di Boromino . Sino
all'età di is. anni si trattenne in quella^
terra insierne coi suoi parenti , ma per ap-
plicarli a qualche esercizio , nell' anno quindicelimo di sua
età si partì da casa, e se ne andò a Milano, dove si die-
de al lavoro d'intagliatore di marmo con grande asfiduità,
e diligenza. Alla fine gli venne desiderio di veder Roma,
della quale Città sentiva del continuo rapporti di occasioni
da avantaggiarsi negli studj , e nelle opere 3 e volendo so-
disfare quella sua curiosità vi si trasferì con tutta diligenza .
Nel tempo , che Francesco passò in Roma , cioè nell'
anno 1614. > principiava il Pontisicato di Urbano Vili. , il
quale fu un Pontesice ameno, e vago di magnificenze, e di
curiosità . Copriva allora la carica di Architetto di S.Pietro
in Vaticano Carlo Maderni, il quale era di lui paesano , e
parente ; la speranza della sua direzzione Io condurle a Ro-
ma , la quale non lo tradì nell' esito , ricevendo da quello
degl'impieghi per il suo esercizio. La parentela, che pas-
sava tra Francesco , e il Maderni , era per cagione di don-
na , la quale non astringeva gran co£a ; tuttavia la &<a di-
FRANCESCO BOROMINI
ARCHIT ETTO
Mori V Anno 1667.
Acque Francesco Boromini in Bissone luo-
go della Diocelì di Como nel Milanese il
dì 25. Settembre l'anno i^oo. Suo Padre
chiamava!! Domenico di cognome Cartello,
e dopo passò a quello di Boromino . Sino
all'età di is. anni si trattenne in quella^
terra insierne coi suoi parenti , ma per ap-
plicarli a qualche esercizio , nell' anno quindicelimo di sua
età si partì da casa, e se ne andò a Milano, dove si die-
de al lavoro d'intagliatore di marmo con grande asfiduità,
e diligenza. Alla fine gli venne desiderio di veder Roma,
della quale Città sentiva del continuo rapporti di occasioni
da avantaggiarsi negli studj , e nelle opere 3 e volendo so-
disfare quella sua curiosità vi si trasferì con tutta diligenza .
Nel tempo , che Francesco passò in Roma , cioè nell'
anno 1614. > principiava il Pontisicato di Urbano Vili. , il
quale fu un Pontesice ameno, e vago di magnificenze, e di
curiosità . Copriva allora la carica di Architetto di S.Pietro
in Vaticano Carlo Maderni, il quale era di lui paesano , e
parente ; la speranza della sua direzzione Io condurle a Ro-
ma , la quale non lo tradì nell' esito , ricevendo da quello
degl'impieghi per il suo esercizio. La parentela, che pas-
sava tra Francesco , e il Maderni , era per cagione di don-
na , la quale non astringeva gran co£a ; tuttavia la &<a di-