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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0319
2pp
MICHELANGELO CERQUOZZI
PITTORE,
Mori V Anno 1660.
A Persona , che ci vien portata alle mani
dalla serie degli anni , è Michelangelo Cer-
quozzi soprannominato delle Battaglie . Egli
nacque in Roma l'anno ìóoz nel Mese di
Febbraro il giorno della Purisicazione di
Maria Vergine . Suo Padre chiamava!! Mar-
cello Cerquozzi, e sua Madre Lucia V'as-
sali ambedue Romani . Quando Michel5 Angelo fu giunto
all' età di dodici anni fu interrogato dal Padre a qualo
professione pensava di incamminarli per istruirsi. Rispose ,
che il genio lo inclinava alla pittura , e che egli volentie-
ri si sarebbe a quella applicato . Suo Padre non facendo
altra riskssìone senza fargli fare veruno studio di lettere il
condusie dal Cavalier Giuseppe Cesare Romano , detto di
Arpino , perche lo iitruisse in così nobile esercizio , tenen-
do quegli allora il primo luogo del credito , e della ripu-
tazione . Veramente 1' impiegare un Giovane ad un eser-
cizio così nobile senza il potfetfò antecedente di qualcho
letteratura non è {limato da me poco difetto ; essendo che
un esercizio, che richiede un ingegno raffinato, e sagace,
cava sempre qualche frutto dalla seienza , che deve etfere
il solido fondamento di così saggia professìone. Diedesi sot-
to la disciplina di Giuseppino a disegnare con qualche spi-
rito , ma però apprese sempre una durezza di maniera lon-
MICHELANGELO CERQUOZZI
PITTORE,
Mori V Anno 1660.
A Persona , che ci vien portata alle mani
dalla serie degli anni , è Michelangelo Cer-
quozzi soprannominato delle Battaglie . Egli
nacque in Roma l'anno ìóoz nel Mese di
Febbraro il giorno della Purisicazione di
Maria Vergine . Suo Padre chiamava!! Mar-
cello Cerquozzi, e sua Madre Lucia V'as-
sali ambedue Romani . Quando Michel5 Angelo fu giunto
all' età di dodici anni fu interrogato dal Padre a qualo
professione pensava di incamminarli per istruirsi. Rispose ,
che il genio lo inclinava alla pittura , e che egli volentie-
ri si sarebbe a quella applicato . Suo Padre non facendo
altra riskssìone senza fargli fare veruno studio di lettere il
condusie dal Cavalier Giuseppe Cesare Romano , detto di
Arpino , perche lo iitruisse in così nobile esercizio , tenen-
do quegli allora il primo luogo del credito , e della ripu-
tazione . Veramente 1' impiegare un Giovane ad un eser-
cizio così nobile senza il potfetfò antecedente di qualcho
letteratura non è {limato da me poco difetto ; essendo che
un esercizio, che richiede un ingegno raffinato, e sagace,
cava sempre qualche frutto dalla seienza , che deve etfere
il solido fondamento di così saggia professìone. Diedesi sot-
to la disciplina di Giuseppino a disegnare con qualche spi-
rito , ma però apprese sempre una durezza di maniera lon-