Passeri, Giovanni Battista: Vite de' pittori, scultori ed architetti che anno lavorato in Roma, morti dal 1641 fino al 1673 (Rom, 1772) [Cicognara, 2344]

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V-

GIOVANNI MIELE
PITTORE,
Morì V Anno 16^6,
Eguitando il corso della mia istoria m* in-
contro in persona , che seppe entrare nel
numero di quelli , che si sono guadagnato
qualche nome ,. e fu uno degl'imitatori del
Bamboccio ; ma è solito di chi siegue al-
cuno di non panargli giammai avanti. Quel
secolo per verità contaminò alquanto la_s
pittura in quella parte , che a lei più si conviene cioè nella
nobiltà, e nel decoro ; perche guadagnarono gran credito alcu-
ni , che si impiegarono a dipingere li più vili » e bassi ac-
cidenti della natura con espressìoni abiette, e stomacose.
Quell' opere partorivano più risate che meraviglia : cosa del
tutto contraria a così maestosa professione .
Giovanni Miele che fu uno di costoro era Fiammingo ,
ma non saprei dire ne di qual Città , ne da qual Padro
traesse 1' origine ; mi si dice che fosfe figliuolo d' un Mer-
cante, ma non ardirei assicurarlo . Applicatoli alla pittura
ed avendo praticato con Antonio Vandick suo compatriota,
Pittore asfai qualificato , s'imbevvè di qualche gufto nel co-
lorire ; ma essendo uscito suori il Bamboccio con un applau-
so universale , spinto anch'egli da un simil genio , si die-
de alla totale imitazione di quello stile, nel quale non ave-
va bisogno di un certo stringato , e rigoroso disegno , ne
meno