Passeri, Giovanni Battista: Vite de' pittori, scultori ed architetti che anno lavorato in Roma, morti dal 1641 fino al 1673 (Rom, 1772) [Cicognara, 2344]

3S2 GIO. FRANCESCO BARBIERI.
1* usanza cittadina guadagnò un modo piuttosto disìnvolto ,
e cortese , e si rendeva meno abominevole , ed odioso
nel praticarlo. E* ben vero, che i suoi congiunti di casa_j
non poterono mai lasciare quel costume nativo del villag-
gio , e davano colla loro rustichezza poca sodisfazzione a
quei, che praticavano la sua casa, sicchè molti si attene-
vano di frequentarla . Fu il Guercino di presenza non mol-
to grata , e nel suo viso era dipinto il dispetto a pieno ca-
rattere , ed essendo nella guardatura difettoso teneva gli
occhi quasi sepolti nell'incavatura . Nel discorso era iname-
no , ed insipido , ne si curava di praticar molto, ne che
alcuno andasie a trovarlo per conoscerlo , rendendoti poco
obbligante a chi ci andava , e non voleva intorno sé non al-
cuni de' suoi discepoli. Poco di casa usciva , non avendo al-
tro diletto che dipingere , e {tare nella sua solitudine - Fu
uomo candido nel costume di vita esemplare , divoto, e ras-
segnato nel santo timor di Dio ; qualità tutte degne, e con-
venienti a buon cristiano , e ad un vero virtuoso , modesto
nel parlare, timido , e poco vago nel sentirsi lodare alla sua
presenza .


FRAN-