BARBIERI. 381
volozza, per operare ad imitazione del padrone suo > e
contrafaceva tutti i gesti nel modo di dipingere , con fre-
gar il dito sopra la tela tirarsi indietro per veder l'opera
in dìstanza , maneggiare il pennello con isfarzo , sicchè egli
tornando nell1 apparire alla porta della stanza vide l'anima-
luccio , che con tanta grazia attendeva ad operare. Ferma-
toli , e chiamando tutti di casa si trattennero un poco silet-
tatori di quella curiosità , e quello avvedutosene lì fermò,
e fuggì ; ma entrato egli dentro lo prese imbraccio , e fa-
cendoli molte carezze il rese consolato per quello, che ave-
va fatto , temendo come male di e/Terne punito , benché
non facesfe male di alcuna sorte . Questa su a diletta bestio-
lina per rabbia, o per invidia di qualche bestione indiscreto
fu avvelenata , e si morì con uno strazio crudele di acer-
bisfimi dolori, facendone dimostrazioni con affanni eslerni,
e lamenti a segno, che inteneriva chi ne era spettatore . 11
Guercino se ne prese tal compassìone che se ne dolse ama-
ramente , e sdegnolsi di un azzione così scortese, anzi se
avesse potuto penetrare l'autore di quella iniquità , si sareb-
be inoltrato a sentimenti forsè scandalosi } tanto gli di-
spiacquc .
Egli col piacevole trattenimento del pennello Tempre
con prospera salute si portò sin all' età d'anni 80. incirca ;
finalmente nel 1666. pagò il tributo umano alla natura eoa
una breve infermità di tre in quattro giorni , e quali per
risoluzione di vecchiaia si morì con sentimenti di pietà , e
di fede cattolica accompagnato dai SS. Sacramenti della Chie-
sa, lasciando ad un suo nipote tutto il suo acquistato , eh'
era una competente quantità di migliara di seudi , e per Io
più denari effettivi, cala, e mobili di consìderazione, com-
presovi argenterie con altre commodità riguardevoli . Quan-
do egli disloggiò da Cento , e si stabilì in Bologna era di
costumi rozzisiìmo , indisereto , ed incivile più atto a com-
mettere mancamenti, che atti di civiltà ; ma col praticare
l'usan-
volozza, per operare ad imitazione del padrone suo > e
contrafaceva tutti i gesti nel modo di dipingere , con fre-
gar il dito sopra la tela tirarsi indietro per veder l'opera
in dìstanza , maneggiare il pennello con isfarzo , sicchè egli
tornando nell1 apparire alla porta della stanza vide l'anima-
luccio , che con tanta grazia attendeva ad operare. Ferma-
toli , e chiamando tutti di casa si trattennero un poco silet-
tatori di quella curiosità , e quello avvedutosene lì fermò,
e fuggì ; ma entrato egli dentro lo prese imbraccio , e fa-
cendoli molte carezze il rese consolato per quello, che ave-
va fatto , temendo come male di e/Terne punito , benché
non facesfe male di alcuna sorte . Questa su a diletta bestio-
lina per rabbia, o per invidia di qualche bestione indiscreto
fu avvelenata , e si morì con uno strazio crudele di acer-
bisfimi dolori, facendone dimostrazioni con affanni eslerni,
e lamenti a segno, che inteneriva chi ne era spettatore . 11
Guercino se ne prese tal compassìone che se ne dolse ama-
ramente , e sdegnolsi di un azzione così scortese, anzi se
avesse potuto penetrare l'autore di quella iniquità , si sareb-
be inoltrato a sentimenti forsè scandalosi } tanto gli di-
spiacquc .
Egli col piacevole trattenimento del pennello Tempre
con prospera salute si portò sin all' età d'anni 80. incirca ;
finalmente nel 1666. pagò il tributo umano alla natura eoa
una breve infermità di tre in quattro giorni , e quali per
risoluzione di vecchiaia si morì con sentimenti di pietà , e
di fede cattolica accompagnato dai SS. Sacramenti della Chie-
sa, lasciando ad un suo nipote tutto il suo acquistato , eh'
era una competente quantità di migliara di seudi , e per Io
più denari effettivi, cala, e mobili di consìderazione, com-
presovi argenterie con altre commodità riguardevoli . Quan-
do egli disloggiò da Cento , e si stabilì in Bologna era di
costumi rozzisiìmo , indisereto , ed incivile più atto a com-
mettere mancamenti, che atti di civiltà ; ma col praticare
l'usan-