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https://doi.org/10.11588/diglit.9562#0102
32 GUIDO RENI,
go assegnato , mentre posTòno forsè essere già camminate mi-
gliara di miglia in altri paesi . Così si lasciano in qual par-
te si siano, perchè in ogni luogo mentre sono di mano di
Guido sono opere mirabili e di valore , da esier gradito
lempre , e tenute care anche dalle teste coronate . E' da
notarsi che il sopraccennato quadro esposto nella cappellet-
to di S. Maria Maggiore per volerlo rinfrescare si perse
affatto cadendo tutto il colorito. Dio perdoni a quel profano,
che ardì di comettere così gran sacrilegio . La Marchese Cristi-
na Duglioli Angelelli aveva tra l'altre cose degne di Mima nel-
la sua casa un Crocefisso di mano di Guido , figura sola ,
non ancor morto 3 ma agonizzante , di proporzione poco
più del naturale, dipinto ad olio in tela . Quando morì ella
ne fece generoso dono alla Chiesa di S. Lorenzo in Lucina
quale era sua Parochia, con obbligo di tenerlo sempre es-
posto in detta Chiesa , ed è quello ch'oggi si vede colloca-
to con gran pompa nell* Aitar maggiore , opera in vero
mirabile . In Frosinone nell'Aitar maggiore del Duomo vi
è un tondo grande di sua maniera ; ma perche è sospetto
se sia originale di lui non ne parlo . Di altre opere di ma-
no di Guido , che sono in diverse Città dell' Italia non ne
ragiono per non averne io intiera , e piena notizia di tutte,
ma solo ho parlato di quelle che di certa scienza ho sapu-
to esser opera del suo valoroso , e leggiadro pennello .
Fran»
go assegnato , mentre posTòno forsè essere già camminate mi-
gliara di miglia in altri paesi . Così si lasciano in qual par-
te si siano, perchè in ogni luogo mentre sono di mano di
Guido sono opere mirabili e di valore , da esier gradito
lempre , e tenute care anche dalle teste coronate . E' da
notarsi che il sopraccennato quadro esposto nella cappellet-
to di S. Maria Maggiore per volerlo rinfrescare si perse
affatto cadendo tutto il colorito. Dio perdoni a quel profano,
che ardì di comettere così gran sacrilegio . La Marchese Cristi-
na Duglioli Angelelli aveva tra l'altre cose degne di Mima nel-
la sua casa un Crocefisso di mano di Guido , figura sola ,
non ancor morto 3 ma agonizzante , di proporzione poco
più del naturale, dipinto ad olio in tela . Quando morì ella
ne fece generoso dono alla Chiesa di S. Lorenzo in Lucina
quale era sua Parochia, con obbligo di tenerlo sempre es-
posto in detta Chiesa , ed è quello ch'oggi si vede colloca-
to con gran pompa nell* Aitar maggiore , opera in vero
mirabile . In Frosinone nell'Aitar maggiore del Duomo vi
è un tondo grande di sua maniera ; ma perche è sospetto
se sia originale di lui non ne parlo . Di altre opere di ma-
no di Guido , che sono in diverse Città dell' Italia non ne
ragiono per non averne io intiera , e piena notizia di tutte,
ma solo ho parlato di quelle che di certa scienza ho sapu-
to esser opera del suo valoroso , e leggiadro pennello .
Fran»